Consiglio Valle: opposizione, VdA in mano a incompetenti
Si profilano nuovi assetti per la ripresa autunnale
E’ ripresa in Consiglio Valle la discussione generale sulla variazione di bilancio da 20 milioni di euro. Al centro degli interventi ancora la questione dei mancati metodi nuovi e dei tempi troppo stretti per prendere visione della variazione di bilancio. La maggioranza nel mirino e negli interventi si adombrano nuovi assetti per la ripresa autunnale. Sempre assente Roberto Cognetta (M5S).
GM, Padovani, necessario cambio di passo
«Si sta parlando di variazioni quando probabilmente dovremmo discutere su come risolvere ire più risorse per risolvere quello che è il problema in Valle d’Aosta: la crisi economica. Dà risposte ad alcuni settori in difficoltà anche se io ne avrei scelti altri altrettanto in difficoltà» sottolinea Andrea Padovani del Gruppo Misto, invita «la giunta a un cambio di passo nei metodi » e «a non mortificare la centralità del Consiglio». Infine chiede di arrivare «in autunno a una proposta di legge per contrastare la povertà che avanza. Perché l’apertura di credito sta finendo».
Uv, Rini, mortificati gli Enti locali
Nell’intervenire la consigliera dell’Union valdôtaine Emily Rini ha detto: «Repetita juvant ma con il presidente Marquis ho perso anche questa speranza, ho l’impressione che sia un muro di gomma. Il metodo è nuovo sì, un metodo mai visto prima. Avete con una supponenza imbarazzante, avete posto in votazione un così importante documento in un giorno e mezzo, ce l’avete calato dall’alto. Chiedevamo semplicemente che ci fosse data la possibilità di lavorare e di contribuire con le nostre capacità alla stesura della variazione. Pensate di essere i depositari della verità? Avete un modus operandi che oserei definire osceno». Parla poi «di sfregio istituzionale, di mancanza di rispetto degli Enti locali, che rappresentano il vero primo presidio a servizio dei valdostani» e punta il dito contro «la troppa voglia di apparire. State scrivendo una bruttissima pagina e spero che sia l’ultima. I valdostani sono stufi di questi giochi di poltrone. Ripartiamo dai veri valori e diamo risposte che Lei non è in grado di dare».
Uv, Rollandin, interessati solo alle nomine
Nell’intervenire l’ex presidente della Giunta Augusto Rollandin fa un’analisi politica. «La giornata di ieri ha evidenziato tre aspetti politici interessanti: la non comunicazione di un non gruppo, che non ha nome, che è in cerca di identità (riferimento a Area civica-Sa-PnV). L’importante era l’annuncio per dire ‘esistiamo’. Questo nuovo gruppo è tutto fuorché un gruppo autonomista. Non ricostituirete la Balena bianca ma al massimo la trota salmonata. L’altro fatto è che il collega Gerandin non parteciperà più alle commissioni, atteggiamento che potrebbe essere foriero di altre scelte. Altro aspetto degno di nota è il documento presentato dal collega Nogara che ha sottolineato come sia un conto fare un giochino a tre e un altro conto sia costruire la casa autonomista». Punta il dito Rollandin contro la raffica di nomine: «Sono state fatte più di 40 nomine in cento giorni dove si è guardato a tutto fuorché la competenza. Marchio di fabbrica di questa compagine sono l’annuncio e l’assunzione».
Ac-PnV, autonomia è di tutti
«Un solo partito non può rivendicare la salvaguardia dell’autonomia. Certamente va fatta una riflessione seria sulla nostra specificità, abbandonando gli slogan. Riunire dei gruppi politici significa volontà di sinergia». Così Antonio Fosson, capogruppo Ac-Pnv, replica alle critiche riguardanti la costituzione del nuovo gruppo con Stella Alpina intervenendo in aula: «E’arrivato il tempo per cui all’interno delle liste i cittadini possano esprimersi – ha aggiunto – in base al loro percorso e non solo per un’appartenenza partitica, che ci sia accoglienza». La manovra finanziaria, secondo Fosson, «va nell’ottica di recuperare emergenze, di dare dignità alla Valle d’Aosta rispetto alle altre Regioni. Pur concordando che i metodi vanno cambiati, credo ancora che questo Governo di scopo debba andare avanti, dimostrando che proprio questo cambiamento è possibile e si consoliderà».(danila chenal)