Alpe lascia solo Bertin sulla Maison du Val d’Aoste
Respinta la mozione che impegnava a rivedere i criteri per la sede di rappresentanza a Parigi
Non passa la Mozione sulla Maison du Val d’Aoste presentata dal consigliere di Alpe Alberto Bertin che impegnava il governo a rivedere «la gestione in forme, modi e siti di diversi della presenza della Regione nella capitale francese». Astenuti i colleghi di maggioranza dell’Uvp, PnV, Sa e gli altri quattro consiglieri di Alpe. A favore hanno votato Bertin, Elso Gerandin, Andrea Padovani, Jean-Pierre Guichardaz e Poalo Crétier. Pollice verso di Uv e Epav. «Non esorto a chiudere la Maison du Val d’Aoste né l’obiettivo è non avere una sede di rappresentanza ma avere uno studio dove ci sono tutte le possibilità e scegliere poi la migliore per la presenza della Regione a Parigi. Non capisco l’atteggiamento verso questa mozione» ha replicato Bertin.
L’antefatto
Sulla Maison du Val d’Aoste, sede di rappresentanza della Valle d’Aosta in rue Des Boules a Parigi (300 mila euro di costi all’anno), il consigliere di Alpe Alberto Bertin è tornato alla carica, ripresentando la mozione, ritirata lo scorso Consiglio Valle, nella quale impegnava «il Governo regionale a produrre, al fine di rilanciare la presenza della Regione nella capitale transalpina, entro 90 giorni uno studio di fattibilità economico e gestionale che riguardi la gestione in forme, modi e siti diversi della presenza della Regione nella capitale francese con oneri finanziari per l’Ente pubblico ridimensionati, che contempli una collaborazione delle Associazioni des Emigrés valdôtains e degli operatori economici valdostani interessati ad una promozione nell’area parigina delle proprie attività;l’eventuale alienazione dell’immobile situato in Rue des Boules a Parigi con il relativo recupero di risorse pubbliche».
Marquis sì allo studio ma senza pregiudiziali
Così il presidente Pierluigi Marquis nell’annunciare l’astensione: «Ci dà la possibilità di ritornare sull’argomento, credo che vada sottolineata l’importanza di questo punto di riferimento per la Valle d’Aosta a Parigi. Monitorare i risultati di questa presenza non è semplice poiché la Maison è una sede socio-culturale. Il rapporto va consolidato ma è evidente che bisogna fare passi avanti e pertanto fare uno studio può essere utile. E’ positivo predisporre uno studio ma non ci devono essere pre-condizionamenti sulla struttura. Ci asterremo perché non concordiamo sul punto due della richiesta (la ricerca di sedi alternative) pur ritenendo utile uno studio».
Pd, al fianco di Bertin
Dalla parte di Bertin il capogruppo del Pd Jean-Pierre Guichardaz: «Una verifica sull’efficienza e sull’efficacia di questa sede di rappresentanza va fatta visto che la Regione spende 300 mila euro all’anno e 170 mila euro per gli stipendi dei due dipendenti per garantirne l’apertura. La sede di Parigi non deve diventare un pied-à-terre di qualcuno» ha reclamato.
Uv, no deciso a trasferimento
«Credo che ciò che è stato proposto va in direzione contraria a quella che abbiamo portato avanti negli anni. Il valore dell’immobile acquistato è raddoppiato, sicuramente abbiamo fatto un buon investimento. Concordo che vanno coinvolte associazioni e operatori turistici e commerciale e questo abbiamo fatto» ha puntualizzato il consigliere dell’Union valdôtaine Augusto Rollandin.
Il sì di M5S
Annunciando di votare a favore Roberto Cognetta (M5S) ha commentato: «è la maggioranza che sollecita la maggioranza a prendere delle decisioni tranchante. Mi piace. Un ragionamento su quello che potremmo fare per farla funzionare andrebbe fatto».
(danila chenal)