Focus investimenti: cosè il trading e i broker come Plus 500
Negli ultimi anni avrete sicuramente sentito parlare di investimenti online, trading e broker, con tanto di promesse di guadagno sul web. Dinanzi a tali promesse vi sarete sicuramente posti questa semplice domanda: cos’è il trading online? Si tratta di un’attività che si propone come mezzo potenzialmente in grado di far guadagnare sui mercati finanziari semplicemente usando il web. L’utente, in pratica, investe sul web e sui mercati finanziari. Il trading online è una realtà consolidata nel panorama globale dei prodotti finanziari. Fare trading online vuol dire dedicarsi agli investimenti tramite la rete, utilizzando il web e le sue potenzialità per andare ad acquistare prodotti finanziari per i quali un tempo sarebbe stato indispensabile rivolgersi ad un promotore fisico. Il tutto tramite le piattaforme di trading online, ovvero brker online che vanno ad aprire all’utente privato le porte dei mercati principali ai quali solitamente accedono solo gli addetti ai lavori.
Col trading online si effettuano attività di compravendita o commercio di asset finanziari o beni commerciali, dalle valute ai metalli preziosi, passando per le azioni, obbligazioni, strumenti finanziari derivati e commodity varie.
Il trading online in Italia Secondo una recente indagine dell’Istat, solo sei italiani su dieci utilizza i servizi del web. Una percentuale in costante crescita nell’ultimo decennio, ma che posiziona il Bel Paese al penultimo posto della classifica fra le nazioni dell’Unione Europea. Secondo la ricerca, l’italiano medio è piuttosto legato alle tradizioni, ma ha mostrato una grande capacità di sapersi adattare rapidamente alle condizioni che permettono di ottenere un maggior risparmio diretto e indiretto. Il successo del trading online in Italia è dovuto anche alle palesi difficoltà che hanno manifestato alcune banche. Grazie al web e al maggior controllo esercitabile anche con il mobile banking, scegliendo conti online e sistemi di pagamento sicuri ma allo stesso tempo low cost, si ottengono grandi vantaggi sotto tutti i punti di vista.
Il ruolo del broker online Fare trading online, come abbiamo detto, è possibile e immediato vista la grande offerta presente sul web. È importante, però, scegliere e valutare le migliori piattaforme di trading online. Per sapere se un broker sia o meno autorizzato nell’offerta dei servizi finanziari che propone è sufficiente andare a controllare che sia riportato in modo coerente il numero di licenza rilasciato dall’autorità competente nel Paese in cui la società di investimento ha sede legale.
Una delle più famose ed apprezzate è senza dubbio Plus500. Per inciso, a confermare le nostre parole ci sono le opinioni su Plus500 da parte degli esperti di meteofinanza.com. Plus500, per chi non lo sapesse, è partner di alcune delle maggiori squadre di calcio d’Europa e rappresenta ormai una certezza in termini di completezza, sicurezza e convenienza dal punto di vista delle commissioni offerte. Tutti fattori da tenere d’occhio quando si sceglie di investire online. Un broker importante deve offrire gratuitamente i propri servizi di intermediazione e andare eventualmente a guadagnare sulle potenziali vincite dell’utente. Non, quindi, sulle commissioni di utilizzo o affini.
Plus500 permette di fare trading ad alta velocità, ed offre una vasta scelta sugli strumenti con cui tradare, come azioni, valute, materie prime, Etf e Cfd, ai quali si sono aggiunte anche le opzioni binarie sui principali indici azionari. Plus500 è la prima società a livello mondiale che ha offerto la possibilità di negoziare in CFD su azioni senza l’applicazione di commissioni, con una piattaforma stabile e accessibile direttamente online. È, inoltre, la prima società ad offrire una versione di bitcoin sempre su Cfd. Complessivamente permette di fare trading su oltre 1000 titoli azionari negoziati sui mercati di tutto il mondo, cross valutati major e minor anche di valute minori, ampia scelta su Cfd, commodities ed opzioni binarie.
Plus500 non applica commissioni variabili sul trading, ma si basa solo sui costi fissi che sono dati dagli spread. Inoltre applica un margine che è fissato in misura pari al 40% dell’equity di ciascun traders.