Sanità: possibile il ritorno all’assegno di cura per gli anziani
Lo ha ipotizzato l'assessore Luigi Bertschy per tenere gli anziani al proprio domicilio
«Stiamo lavorando per organizzare le politiche degli anziani del futuro attraverso una gestione diversa. Coinvolgeremo anche l’Università in questo progetto di riorganizzazione. Oggi, si potrebbe tornare all’assegno di cura, perché crediamo molto nella possibilità di tenere gli anziani al proprio domicilio». A sottolinearlo in Consiglio Valle l’assessore alla Sanità e politiche Luigi Bertschy rispondendo a un’interrogazione del capogruppo del Pd Jean-Pierre Guichardaz che aveva chiesto di «ragionare sull’alternativa domestica rispetto all’istituzionalizzazione in servizi residenziali. Favorire gli anziani presso il proprio domicilio sarebbe un segnale politico importante».
Ha proseguito Bertschy: «Se per le malattie oncologiche si è riusciti ad organizzare servizi efficaci, molto si può fare per garantire una politica migliore di assistenza per gli anziani, sapendo che si possono anche aprire opportunità di lavoro, ma con una visione diversa da quella totalmente pubblica che abbiamo avuto fino ad ora. Ma non è solo l’assegno di cura che può fare fronte a queste situazioni: per anni abbiamo costruito strutture per anziani per rispondere in maniera più efficace ai bisogni sul territorio, oggi dobbiamo realizzare una politica che sappia mantenere questi presidi sul territorio e affiancarla a maggiori servizi di assistenza domiciliare. Non è solo una questione di risorse ma di educazione e messaggi culturali. C’è bisogno di un’inversione di tendenza rispetto a quanto fatto negli ultimi anni, proponendo un modello di società diverso e ancora più attento alle tante fragilità delle nostre famiglie. Dobbiamo guardare al presente ma con un’attenzione alla sostenibilità futura». (d.c.)