Regione: la sede di Parigi costa 300.000 euro all’anno
Presentata e poi ritirata una risoluzione della maggioranza per tagliare le spese; mancava la firma di Stella Alpina
«In ragione della tarda ora la risoluzione verrà ritirata ma la ripresenterò sotto forma di mozione». E’ la decisione giunta dopo una sospensione del Consiglio Valle di una mezz’oretta sulla risoluzione presentata per tagliare spese di affitto e di gestione dell’ufficio di rappresentanza della Regione Valle d’Aosta a Parigi in rue des Boules dove c’è La Maison du Val d’Aoste, il contratto rinnovato di fresco sino al 30 giugno 2018. Il servizio è stato aggiudicato alla ditta Linty Conseil, unica ad aver fatto domanda di partecipazione, per l’importo di 160 mila euro, iva esclusa, con una riduzione del corrispettivo posto a base di gara di 6.700 euro. A comunicare l’esito della riunione di maggioranza Alberto Bertin, che della Maison du Val d’Aosta ha fatto un suo cavallo di battaglia. A sottoscrivere la risolzione che impegnava il governo regionale a «produrre entro 90 giorni uno studio di fattibilità economico e gestionale» le forzi di maggioranza – Uvp, PnV, Alpe, Mouv e Andrea Padovani – ad esclusione di Stella Alpina.
La risoluzione
Nel dettaglio la risoluzione chiedeva di rivedere «la gestione in forme, modi e siti di diversi della presenza della Regione nella capitale francese con oneri finanziari per l’Ente pubblico notevolmente ridimensionati, che contempli una collaborazione delle Associazioni des Emigrés valdôtains e degli operatori economici valdostani interessati a una promozione nell’area parigina delle proprie attività» e «l’eventuale alienazione dell’immobile situato in rue des Boules a Parigi con il relativo recupero di risorse pubbliche»,
Nessuna valida alternativa
Comprensibile la defezione di Stella Alpina visto che il presidente della Regione Pierluigi Marquis nel rispondere, giovedì 13 nel pomeriggio, a un’interrogazione del capogruppo del Pd Jean-Pierre Guichardaz nella quale chiedeva di fare il punto della situazione, aveva detto: «Le analisi condotte da Finaosta con agenzie immobiliari di Parigi hanno confermato che, in termini logistici, l’attuale sede si presenta funzionale e ben posizionata. Non ci sarebbero al momento valide soluzioni alternative, compatibili anche con la volontà di ridurre la spesa. Per quanto concerne gli aspetti più propriamente gestionali, le categorie economiche valdostane e gli émigrés hanno ribadito l’interesse per il mantenimento di una presenza della Valle d’Aosta a Parigi, anche manifestando l’interesse ad essere coinvolti nella gestione con un ruolo consultivo, per la determinazione degli indirizzi di attività. Non hanno invece manifestato la possibilità di un loro impegno in termini di compartecipazione finanziaria».
Le spese
In merito ai costi nell’ultimo triennio le spese per l’ufficio sono state nel 2014 337.215 euro, nel 2015 303.954 euro, nel 2016 331.428 euro. In totale, dalla sua apertura nel 1998, sono stati investiti 7 milioni 104 mila 196 euro. Dal 2007, in cui sono stati spesi 445.792 euro, gli impegni sono stati progressivamente ridotti. Per il 2017, è ipotizzato un ulteriore contenimento di circa 40.000 euro.
Pd, un feuilleton
Guichardaz ha replicato: «Stiamo parlando di un feuilleton che va avanti da diversi anni senza trovare soluzione concreta. Questa struttura di fatto sottoutilizzata non denota efficienza, continuiamo a spendere 300 mila euro all’anno. Quella che dovrebbe essere la Maison des émigrés viene utilizzata a questo scopo per ben poco tempo e non è dato sapere i risultati sul versante promozionale».(da.ch.)