Rapina al parco della stazione di Aosta, stangata per i due responsabili
I giudici hanno condannato a 4 anni di carcere ciascuno i due rumeni senza fissa dimora arrestati dalla Polizia all'alba di giovedì nei giardinetti pubblici di fronte al palazzo di giustizia
Stangata, quella inflitta questa mattina dal Tribunale di Aosta in composizione collegiale (giudici Anna Bonfilio, Giuseppe Colazingari e Marco Tornatore) nel processo per direttissima nei confronti di Cristi Balan, 22 anni (foto a sinistra), e Roman Nicolaie, 57 anni (foto a destra), condannati a 4 anni di carcere ciascuno oltre al pagamento di una multa di 2000 euro a testa.I due rumeni senza fissa dimora, che hanno rifiutato il patteggiamento a tre anni e mezzo di reclusione proposto dal sostituto procuratore Carlo Introvigne, hanno deciso di farsi giudicare col rito abbreviato, scelta tra l’altro non condivisa dal loro difensore, l’avvocato Marco Bich del foro di Aosta.Balan e Nicolaie erano stati arrestati in flagranza di reato alle prime ore di giovedì dagli agenti della Squadra volanti della Questura, intervenuti insieme ai carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Aosta all’interno degli ormai noti giardinetti pubblici di fronte al palazzo di giustizia.Secondo quanto appreso, attorno alle 2 di giovedì le pattuglie erano state allertate per un parapiglia in atto nella zona del parco della stazione.Essendo già presenti in zona, le forze dell’ordine hanno preso subito contatto con la persona picchiata, un 48enne aostano che stava rientrando a casa, che ha descritto i due aggressori e indicato la loro direzione di fuga.I due responsabili sono stati quindi individuati poco dopo e sottoposti a controllo alla stazione dei pullman, nell’ambito del quale sono saltati fuori sia gli 800 euro in contanti sia lo smartphone rubati all’aostano.I due rumeni avevano avvicinato l’uomo nei pressi della stazione ferroviaria, costringendolo a seguirli fin dentro i giardinetti pubblici, dove l’avrebbero obbligato a consegnare i soldi.Al suo primo rifiuto, i due lo avrebbero preso a pugni sul volto e – dopo averlo immobilizzato a terra – si erano impossessati della refurtiva.(pa.ba.)