Trasporti: treni bimodali in forse, si torna all’elettrificazione
Critico l'ex assessore Aurelio Marguerettaz che teme la Valle d'Aosta si perda per strada 30 milioni di finanziamento Cipe
«Se rinunciamo a 30 milioni di euro significa che siamo all’assurdo: mi sembra di essere su scherzi a parte» sbotta in Consiglio Valle l’ex assessore ai Trasporti e consigliere dell’Union valdôtaine Aurelio Marguerettaz ribattendo all’attuale assessore Claudio Restano al quale aveva chiesto «di fare il punto della situazione sull’acquisizione di nuovi tre treni bimodali a favore della Valle d’Aosta che si aggiungeranno ai cinque già contrattualizzati». Marguerettaz parla di «sdoppiamento di personalità dell’assessore: prima dice che gli uffici hanno fatto tutte le pratiche necessarie, poi in chiusura annuncia che si opterà per l’elettrificazione. Ricordo che in Commissione consiliare il dirigente dell’Assessorato ha comunicato che i consulenti hanno riferito che la soluzione sull’elettrificazione non migliorerebbe i tempi di percorrenza rispetto alla soluzione dei treni bimodali».
Bimodali ni
L’assessore Restano nella sua risposta aveva detto: «gli uffici regionali hanno fornito al Ministero un Piano di investimento e successivamente hanno contattato i referenti ministeriali che si occupano della relativa attuazione. Attualmente l’istruttoria ministeriale risulta ferma in attesa di circolari attuative e gli uffici seguono l’evoluzione dell’iter. Data l’incertezza delle tempistiche per la conclusione dell’iter di istruttoria ministeriale, ad oggi non è possibile definire i tempi per l’attuazione dell’intervento». Aveva proseguito: «Non potendo contare, alla data ipotizzata per l’approvazione di tali documenti, su informazioni certe in merito all’acquisto di ulteriore materiale bimodale, i documenti di gara individuano soluzioni flessibili e uno scenario compatibile con una dotazione iniziale di cinque treni e, eventualmente, una sua successiva implementazione, con la possibilità di rianalizzare l’equilibrio economico finanziario a base di contratto». Aveva concluso, lasciando perplesso l’interrogante: «L’approvazione della legge regionale 22 del 2016 ha segnato un profondo cambiamento rispetto alla politica regionale in materia di ferrovia, perché ha posto al centro del sistema ferroviario l’elettrificazione della tratta Aosta-Torino: siamo prossimi alla firma dell’accordo quadro e avvieremo un confronto con il Ministero per capire se la somma stanziata per gli ulteriori tre bimodali sarà possibile utilizzarla per interventi di altro tipo».(da.ch.)