Convegno: regole, tutela dei dati e sicurezza in rete
Al Forte, un seminario organizzato da Anitec e Confindustria
‘Lo sviluppo del mercato e delle organizzazioni che vi operano deve passare necessariamente attraverso un forte uso della compliance in tutte le sue forme: è importante darsi delle regole, rispettarle, ma ancora di più farle diventare una cultura diffusa di tutti gli operatori che trattano i dati, conoscendo i limiti del processo di standardizzazione e sopperendo a questo, attraverso una personalizzazione etica e sostenibile del pensiero digitale e ancora di più degli algoritmi che governano l’era dei big data e dell’internet of Things’.Sono le parole di Nicola Ruggiero, vice presidente di Anitec, l’associazione nazionale Industrie Informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo, aderente a Confindustria e socio fondatore della Federazione Confindustria Digitale, a margine del convegno ‘Freedom Complexity and compliace: gestire la complessità integrando la libertà individuale in un sistema di compliance’ ospitato stamattina al Forte di Bard e organizzato proprio da Anitec e Confindustria. Si è parlato di regole e sicurezza in rete, sottolineando la necessità di seguire i processi di trasformazione digitale senza dimenticare la cultura, l’etica e lo sviluppo aziendale nel suo complesso. Il dottor Ruggiero ha spiegato come ‘la standardizzazione delle regole rappresenta un vantaggio competitivo sul quale basare lo sviluppo delle società. Il rischio è però di affidare l’etica decisionale a un sistema di dati e di algoritmi che l’industria propone, quasi sempre tutti uguali, alla massa delle persone e delle aziende. Questo rischio si può evitare cercando di gestire i dati attraverso un insieme di regole che possono in parte essere standardizzate e in parte rimanere personali, a seconda delle esigenze della persona o dell’azienda. E’ questo l’impegno dell’informatica e delle telecomunicazioni moderne’.Nella foto, il vice presidente di Anitec Nicola Ruggiero. (re.newsvda.it)