Uv: Voto anticipato? Chi lo invoca, stacchi spina a maggioranza
A dirlo è il presidente del Mouvement rossonero Ennio Pastoret
«Le elezioni anticipate sono l’argomento di attualità. Vedo con piacere che ora si allineano in molti alla richiesta dell’Union di andare alle urne. Noi, però, lo dicemmo al momento del ribaltone. Altri lo fanno invece ora per uscire dalla palude dei loro insuccessi e dalle emergenze create da una maggioranza che pare sempre più impegnata a fare proclami che a produrre risultati». A parlare è il presidente dell’Union valdôtaine Ennio Pastoret,all’indomani della riunione del Comité fédéral. Rincara le président: «Ora stanno venendo al pettine nodi inestricabili. Il documento di programmazione economica regionale doveva essere presentato per fine giugno e non ve n’è traccia. Si capisce bene che vi siano delle difficoltà a predisporlo e a presentarlo viste le evidenti divergenze di opinione tra le diverse fazioni che compongono la maggioranza. Inoltre, almeno fino ad ora, nessuno ha provato a spiegare come si potrebbe andare al voto in autunno con un bilancio di previsione da approvare. Far slittare la sua approvazione al 2018 sarebbe un fatto di inaudita gravità che avrebbe gravissime ripercussioni sulla collettività».
Elezioni anticipate, un paravento
«Ma l’insistito desiderio di andar presto alle urne, anche a discapito dell’approvazione del bilancio, è soprattutto dovuto al fatto che molti supporters (leggi Uvp in prima linea) della maggioranza, vorrebbero sfilarsi dall’obbligo di dover approvare, in autunno, la seconda tranche di finanziamenti al Casinò prevista dall’asse Chatrian–Marquis» adombra Pastoret che prosegue nell’affondo: «Inoltre anche la politica degli annunci che hanno accompagnato questa prima fase di vita dell’attuale maggioranza è ormai al capolinea. Da qui alla prossima primavera vi è l’obbligo di produrre fatti e risultati. Ma ormai si vede sempre più chiaramente che questi non ci saranno, da qui l’ansia di andare ad elezioni anticipate per non ammettere, a fine legislatura, di non aver conseguito alcuno dei risultati tanto strombazzati. Anticipare il voto consentirebbe di avere ancora qualche margine per sostenere il bluff, attribuendo a chi c’era prima la colpa dei propri insuccessi».
Chi invoca le urne, stacchi la spina
«Per quanto riguarda l’Union valdôtaine, da oltre un mese, il Comité fédéral ha condotto incontri con i presidenti per preparare le sezioni in vista della scadenza della legislatura. Se questa terminerà prima l’Union valdôtaine sarà pronta e operativa per andare al voto, se e quando, tutti quelli che lo invocano le urne, si prenderanno la responsabilità di staccare la spina a una maggioranza che ha prodotto molti proclami e pochissimi fatti. Nel frattempo l’Union valdôtaine continua il suo lavoro nel costruire il suo annunciato Projet pour la Vallée d’Aoste che andrà avanti aprendo una base di serio percorso programmatico con i suoi alleati Pd-Psi ed Epav. Un progetto il nostro che abbiamo già detto aperto a tutti coloro che vorranno contribuire lavorare concretamente per preparare la Valle d’Aosta e la sua Autonomia alle sfide dei prossimi anni».(re.newsvda.it)