Casinò: per la trattativa c’è tempo fino al 10 luglio
L'azienda di Saint-Vincent concede una proroga per permettere l'assemblea dei lavoratori e l'indizione del referendum
E’ il 10 luglio la data ultima concessa dalla società che gestisce la casa da gioco di Saint-Vincent prima di avviare la procedura di 223 licenziamenti collettivi. E’ quanto emerso nella riunione di oggi pomeriggio all’ufficio del lavoro tra le organizzazioni sindacali e l’amministratore unico Giulio Di Matteo. E’ il tempo ritenuto necessario per convocare l’assemblea dei lavoratori – che sarà per lunedì nel pomeriggio e in serata – e sottoporre a referendum l’accordo proposto dalla società. Tra le parti non si è infatti raggiunto l’accordo seppure siano state apportate modifiche al primo documento presentato dal managment. Commenta Claudio Albertinelli del Savt: «Il documento ricalca quello iniziale. Seppure siano state apportate alcune modifiche si chiede ai lavoratori di firmare un assegno in bianco. Il documento contiene solo tagli senza proporre strategie per il rilancio». Domani nel pomeriggio è previsto un nuovo incontro all’ufficio del lavoro nel corso del quale l’amministratore unico consegnerà alle rappresentanze sindacali il documento definitivo sul quale dovranno esprimersi i lavoratori. Sottolinea Tino Mandricardi della Uil: «Sia chiaro, saranno i lavoratori a decidere se sottoporre il documento aziendale, che noi bocciamo, a referendum». Oltre al referendum, tra le ipotesi resta la possibilità che i dipendenti del Casinò decidano per la rottura della trattativa, atto che darebbe corso ai licenziamenti. La versione proposta prevede, a partire dal primo gennaio 2018, tagli al costo del lavoro ma anche interventi sull’organizzazione, sugli orari e sui contratti. Commenta Di Matteo: «Domani presentremo il testo finale . Resta l’obiettivo finale di percorrere tutte le strade per trovare una soluzione. Una proroga non è un problema».(da.ch.)