Aosta: prorogata di un anno la gestione del palaghiaccio
Proroga di un anno, con scadenza al 30 giugno 2018. Questa la soluzione trovata dalla Giunta comunale di Aosta, che ha deciso di allungare l’affidamento del Palaghiaccio di Aosta all’associazione Art on Ice, che raggruppa i sodalizi di hockey e pattinaggio che gravitano intorno alla struttura, e che ormai dal 2013 si occupa di portare avanti «quello che oggettivamente è l’unico impianto in Valle che possa ospitare l’hockey» sottolinea l’assessore allo Sport Carlo Marzi, parlando di «una Giunta che si è assunta la responsabilità di tenere aperto fino al 30 giugno il palaghiaccio aostano, così nel frattempo possiamo scegliere lo strumento per valorizzare al meglio il bene».
Allarme rientrato
Insomma, allarme rientrato per lo stadio del ghiaccio di regione Tzamberlet. «Indipendentemente dalle voci la volontà c’è sempre stata – continua Marzi per giustificare il secondo rinnovo, giunto dopo quello dell’ottobre 2016 -. Siamo consapevoli dell’importanza di tale struttura, per questo abbiamo deciso di confermare le condizioni di gestione, risolvendo in parte lo scompiglio sollevato in tutta Italia dalla delibera Anac».
Preminenza allo sport
L’assessore scende poi nei dettagli. «Abbiamo coinvolto tanti livelli, studiato i casi di altre amministrazioni e alla fine abbiamo deciso di dare preminenza allo sport, seguendo le linee guida delle legge regionale. Il diktat è di fare tutto in piena legittimità, ma favorendo un mondo dello sport che in questo momento ha bisogno di certezze. Non dimentichiamoci, poi, che il palaghiaccio rientra nel bando perferie, per cui bisogna tenerne conto in ottica futura».
Costi di gestione elevati
Come detto, sarà ancora Art on Ice a gestire un polo che richiede costi di gestione di circa 200 mila euro, cui sono da aggiungere utenze e gasolio, con il Comune che interviene per il 60% nelle spese riguardanti la corrente, per il 50% sui costi dell’acqua e con un contributo sostanzioso in materia di riscaldamento. «Questo mondo ospita centinaia di bambini, permettendo loro di praticare uno sport legato al mondo alpino – conclude Marzi -; non potevamo tralasciare una realtà che ottiene grandi risultati anche a livello internazionale».
(alessandro bianchet)