Scuola: stato di agitazione al Liceo Bérard di Aosta
«L’alterazione unilaterale da parte del Dirigente scolastico del piano delle attività didattiche approvato a inizio anno scolastico». Questo il motivo che ha portato allo stato di agitazione sindacale il Liceo Scientifico e Linguistico Edouard Bérard di Aosta.
A comunicarlo sono le rappresentanze sindacali interne e le organizzazioni sindacali FLC-Cgil, Savt-Ecole e Snals, che su mandato dell’assemblea sindacale dei docenti, e dopo aver preso atto delle circolari diramate da studenti e docenti, hanno deciso di farsi sentire nei confronti della dirigente scolastica Bice Foderà.
«Mancato rispetto per il collegio docenti»
«Spetta al collegio dei docenti deliberare la programmazione delle attività di sostegno e recupero – si legge nel comunicato -, decidere i tempi delle verifiche, del saldo dei debiti e il calendario degli scrutini» il tutto tenendo conto delle peculiarità di ogni istituto «che potrebbero non rendere possibile la conclusione delle operazioni entro il 31 agosto, in modo da garantire agli studenti il diritto e il tempo per la preparazione al recupero del debito scolastico».
L’importante, sottolineano le RSI Gabriella Mania e Corrado Russi è che gli adempimenti «si concludano prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo». Questo sarebbe «un mancato rispetto del ruolo e delle prerogative del collegio docenti» in materia di «didattica e valutazione».
La dirigente
Secondo quanto riferito alla dirigente scolastica Bice Foderà all’assemlea dei docenti, convocata nel pomeriggio di ieri, erano presenti 31 dei 70 insegnanti in forza al liceo E.Bérard e solo 29 hanno aderito allo stato di agitazione. «Ho agito correttamente e il mio comportamento ha l’avallo dell’assessore all’Istruzione e del sovrintendente agli studi». Secondo quanto riferito dalla dirigente «le attività di sostegno e recupero, di solito programmate per il mese di settembre, sono state anticipate ad agosto su richiesta dell’assessorato per evitare la sovrapposizione con i corsi di aggiornamento dei docenti programmati appunto nel mese di settembre. Non ravvisando alcuna particolare situazione di ostacolo a tale anticipo ed essendo peraltro dal Ministero stabilita di norma la conclusione delle operazioni entro il 31 agosto, si è proceduto ad avvisare tempestivamente l’utenza rispetto a una decisione in merito alla quale il Collegio docenti avrebbe avuto modo di poter derogare». Puntualizza Foderà: «Per la modifica non ero tenuta a convocare il Collegio docenti. Non avevo nessuna volontà di escludere qualcuno tanto che avrebbero potuto gli insegnanti stessi chiederne la convocazioe prima di decidere lo stato di agitazione». (al.bi)(da.ch.)