Ex Hôtel Lanterna, sentenza ribaltata: «E’ proprietà del Ministero»
Il braccio di ferro tra Ministero dell’Interno e Regione in relazione alla proprietà dell’ex Hôtel Lanterna di Saint-Pierre – dopo la sentenza della Corte d’Appello di Torino pubblicata ieri, martedì – ha un nuovo vincitore.Una sentenza, quella dei giudici di secondo grado, che di fatto ha ribaltato la pronuncia del primo grado di giudizio, inserendo la struttura tra le proprietà del Ministero dell’Interno.Ad ogni modo, i giudici della seconda Sezione civile della Corte d’Appello torinese hanno anche riconosciuto «il permanere del vincolo di destinazione non disponibile sul bene, in attuazione dell’accordo internazionale dell’8 marzo 1945, intervenuto tra il Governo italiano e l’Amministrazione delle Nazioni Unite per l’assistenza e la riabilitazione (UNRRA)», si legge in una nota diramata dall’amministrazione regionale.A fine novembre 2015, il sottosegretario del Ministero dell’Interno, Domenico Manzione, nel rispondere a un’interrogazione a risposta immediata illustrata dal deputato valdostano Rudi Marguerettaz «sulle problematiche relative al sistema di accoglienza dei migranti della regione Valle d’Aosta», ipotizzò la realizzazione di un hub regionale per l’accoglienza dei migranti proprio presso l’ex Hôtel Lanterna di Saint-Pierre.Un’eventualità contro la quale si era schierata l’amministrazione regionale, facendo leva (anche) sulla sentenza di primo grado del Tribunale di Torino, che nel settembre 2014 dichiarò – tra le altre cose – come il Ministero dell’Interno non fosse il legittimo proprietario del complesso.Decisione che la Corte d’Appello di Torino ha ribaltato, motivo per cui «la Regione si riserva di valutare la sussistenza di profili di impugnazione della sentenza davanti alla Corte di Cassazione», fanno sapere da Place Deffeyes.(pa.ba.)