Casinò: M5S, 4 ordini del giorno per fare chiarezza
In aula consiliare arrivano quattro ordini del giorno sul disegno di legge di finanziamento del Casinò e sul Piano aziendale. A presentarli il consigliere pentastellato Roberto Cognetta. Nella sostanza chiedono di approfondire nella commissione consiliare competente di temi legati alla riorganizzazione delle risorse umane, al recupero delle quote di mercato, al dettaglio dei costi del personale, di sospensione dei compensi ai professionisti.
Il dibattito
Così il capogruppo Ego Perron: «A noi questo Piano non convince perché ha delle criticità sulle misure per il personale, sulla strutturazione e non è chiaro sulle tempistiche, sui rapporti con i sindacati, sulla riorganizzazione complessiva, sugli strumenti giuridici, sui costi che l’azienda dovrà sostenere; non ci convince l’erogazione dei finanziamenti a tranche. E’ stato ed è giusto e doveroso fare tutto il possibile per salvare la casa da gioco».
Per Andrea Padovani (Gruppo Misto) «il Piano non è un libro dei sogni ma è realistico. Non diamo 43 milioni sull’unghia ma 20 milioni di soldi pubblici divisi in tre tranche a raggiungimento di obiettivi previsti e verificabili. Nel Piano ci sono idee per il rilancio e per la riorganizzazione del personale che oggi non è più sostenibile».
Per Alessandro Nogara capogruppo dell’Uvp, dopo una evitabile parentesi di dietrologia, «noi abbiamo fatto le cose come si deve. Qui si parla di salvare l’azienda e il personale. Vogliamo portarla all’equilibrio di bilancio. Direi che il bisognerà che il Consiglio butti un occhio sui lavori fatti subito dopo aver chiuso il capitolo sulla riorganizzazione e sul rilancio. Qui si parla di riduzione dei costi del personale e non di licenziamenti». (danila chenal)