Verso l’Adunata: il «regalo» delle Penne Nere valdostane
E’ stato riaperto al pubblico, questa mattina, vernerdì 12 maggio, a Treviso, il Ponte delle Università, il ponte pedonale in legno che collega, sul Sile, Riviera Garibaldi a Riviera Santa Margherita, progettato e ideato da Paolo Portoghesi.Un manufatto in legno, dicevamo, sul quale l’incedere del tempo si era particolarmente accanito, fino a quando gli Alpini Valdostani Alessandro Cerise, Gianni Amadini, Silvano Bassi, Ettore Mazzanti e Ignazio Toppo, volontari dell’Unità di Protezione Civile della Sezione Valdostana dell’ANA, si sono impegnati, nei giorni scorsi, per provvedere al suo restauro, sostituendo le travi in legno della passatoia e rimettendo a nuovo tutto il ponte, che è ora ritornato pienamente percorribile da pedoni e biciclette.Un impegno, quello del lavoro delle Penne Nere nei cantieri pre-adunata, che è ormai divenuto una consuetudine da anni, il modo scelto dagli Alpini per ringraziare la città che ospita di volta in volta l’Adunata Nazionale, e, quest’anno, assieme agli altri 10 cantieri di riqualificazione dove altri volontari valdostani sono stati impiegati, rappresentare davvero un tangibile: «Grazie Treviso».Nella foto la squadra valdostana che ha operato sul Ponte Università; da sinistra Ignazio Toppo, Ettore Mazzanti, Silvano Bassi e Alessandro Cerise. (dall’inviato a Treviso Stefano Meroni)