TRIS di vittorie di categoria al Conrero
■ AUTOMOBILISMO / Rally storico del canavese ricco di soddisfazioni per i nostri equipaggi TRIS di vittorie di categoria al Conrero
IVREA – Virgilio Conrero è stato un pioniere dell’automobilismo, nazionale e internazionale, nella seconda metà del secolo scorso. Originario di Quincinetto, fu immediatamente rapito dal fascino dei motori, facendo presto trasalire i genitori al volante della MacLeish, una due ruote piuttosto impegnativa, per come la guidava lui. Cresciuto alla nobile scuola del Conte Bracco, che ne intuì lo straordinario talento, si mise in proprio, con la “Autotecnica Conrero” e, dal 1951 all’inizio degli anni ottanta, elaborò modelli di Case come Alfa Romeo, Ford, Honda, Toyota e Opel, inventando per il marchio tedesco l’elaborazione delle “Commodore” e della “Ascona”, campione italiana ed europea nei rally. Nel 1969, le sue macchine colsero più di mille successi. Dieci anni fa è nato il “Memorial Conrero Historic Rally”, gara per automobili d’epoca nel vicino Canavese. Ivrea, sabato scorso, è stato il centro della manifestazione, ospitando partenza e arrivo: quattro le prove speciali, da ripetere due volte, nelle dolci colline circostanti. L’evento si è svolto pressoché interamente sotto la pioggia, mettendo a dura prova le macchine e i piloti, alle prese con la difficile scelta degli pneumatici, data la variabilità delle condizioni. Gli equipaggi valdostani hanno colto risultati lusinghieri. Ottima prova per Stefano Marchetto, in coppia con Paolo Herbet, che, a bordo della Opel Ascona 1.9 Gruppo 2 ex Zoso, recentemente restaurata, si è classificato nono assoluto e primo di classe. Marchetto è soddisfatto. « Non era facile indovinare la scelta delle gomme, rain o intermedie; la nostra decisione si è rivelata corretta. Nelle prime tre prove siamo sempre usciti di strada, ma poi abbiamo preso confidenza con le coperture, delle Pirelli nuove che non conoscevamo, e abbiamo recuperato molto bene, fino a un passo dal vincere il Gruppo. L’Ascona ci ha dato grandi soddisfazioni ». Buono anche il piazzamento di
Erik Macori, navigatore di Forneris: la loro Fiat 127 Gruppo 2 li ha portati al dodicesimo posto assoluto e primo di classe. Decisamente meno fortunato Francesco Cuaz, coéquipier di Claudio Ferron, ritiratosi nella seconda speciale per problemi
meccanici. Nella gara di regolarità, Luigi Lanier, navigato da Diego D’Herin, ha conquistato il secondo posto assoluto e di classe, a bordo di un autentico monumento per gli appassionati di auto storiche, quella Lancia Fulvia 1.6, dominatrice nei rally a cavallo degli anni sessanta e settanta del secolo scorso, con la perla del trionfo al “Monte Carlo” 1972, con il Drago di Cavarzere, Sandro Munari.
■ Enrico Formento Dojot
Stefano Marchetto e Paolo Herbet con la Opel Ascona