Lavoro, infrastrutture, investimenti
“Lavoro, infrastrutture, investimenti”. Sono le tre priorità dell’agenda sviluppo del governo Gentiloni. Il presidente del Consiglio dei ministri, il quale lunedì 27 ha incontrato i presidenti di Regione (compreso Pierluigi Marquis), ha ribadito la necessità di mettere in campo un quadro di politiche economiche “che consenta di mantenere gli equilibri di bilancio e di razionalizzazione della spesa, e contemporaneamente accompagni e sostenga la crescita, che per quanto limitata inizia a manifestarsi”. Il governo sembra avere tutte le intenzioni di cavalcare la ripresina, confermata anche da Cristine Lagarde, e se possibile alimentarla. Un passaggio chiave è quello della diminuzione del costo del lavoro per le aziende, il che significherebbe maggiore competitività. Per incentivare l’assunzione di giovani, governo e Mef sembrano orientati verso una decontribuzione: tre anni di agevolazioni nel caso in sui le aziende assumino under 35. Al momento è una delle ipotesi, ma il fatto che ci si stia pensando a una sorta di Jobs act bis (migliorato rispetto al precedente) è positivo. Solo con la riduzione del costo del lavoro – e non attraverso escamotage come i voucher – le aziende italiane potranno diventare competitive e dare lavoro agli italiani.