Lavoro, Camusso: una pensione civile per i giovani
All'Espace Populaire di Aosta incontro con le associazione: una follia uscire dall'Europa
“Se fra qualche giorno diventasse ministro del Lavoro quali sarebbero le priorità che metterebbe immediatamente in agenda?”. È una delle domande poste al segretario generale della CGIL, Susanna Camusso nell’ultimo incontro con la popolazione valdostana svoltosi nella giornata di ieri, lunedì 20 marzo, all’Espace Populaire di Aosta.
“La prima cosa che farei è costruire una pensione civile per i giovani. Inoltre, una norma che impedisca che ci possa essere un rapporto 1 a 523 tra la retribuzione del lavoratore e quella dell’amministratore delegato di un’impresa. Eliminerei le cancellazioni che sono intervenute rispetto al tema della tutela dei licenziamenti. Infine, trasformerei tutte le varie forme di bonus che sono state variamente determinate in progetti espliciti di creazione di lavoro diretto per gli under 35 – ha risposto Susanna Camusso, specificando che – ovviamente nessuna di queste cose potrebbe essere fatta dal solo ministro del Lavoro e ce ne sarebbero molte altre da fare, ma non stiamo facendo un programma di governo”.
Oltre ai quesiti referendari, Camusso è stata invitata a parlare di occupazione, ambiente, giovani e non sono mancate le richieste di chiarimento sull’Europa. “Non abbiamo mai rinunciato a proporre una forte critica all’Europa di oggi e alle politiche che fa”, ha sottolineato il segretario Cigl, che però ha evidenziato quanto sia sempre più complicato e faticoso, anche nel mondo del lavoro, discutere di Europa, ricordando, inoltre, l’attuale crisi del sindacalismo europeo. “È un sistema molto complesso. Quelli che teorizzano, pensano e sperano che basti uscire dall’Europa per tornare nel mondo dorato di prima dicono una follia, ma capisco anche che, per spendere una parola davvero europea, l’Europa debba cambiare profondamente”.
(Cecilia Lazzarotto)
(In foto: Susanna Camusso e Domenico Falcomatà)