Consiglio Valle: il Casinò spacca la maggioranza
L’asse Uvp-PnV-Sa scricchiola: sul salavataggio della casa da gioco di Saint-Vincent, come avevamo anticipato, la Stella Alpina va per la sua strada e citando la Madia apre le porte a un trasferimento di fondi. Uvp, PnV e il consigliere Leonardo La Torre del Gruppo Misto puntano il dito, ancora una volta sul presidente Augusto Rollandin, reo di aver portato il casinò sull’orlo del fallimento, che «non può ergersi oggi come salvatore!». Ribadiscono: «La via della ristrutturazione è ardua e irta di insidie e di sacrifici, ma è l’unica via per mantenere i livelli di occupazione nell’azienda. È il progetto che noi porteremo avanti nei prossimi giorni, affidandolo, in brevissimo tempo, ad una nuova governance». Concludono: «Questo è l’unico modo per evitare il tracollo del Casinò di Saint-Vincent, per evitare il licenziamento di tanti lavoratori e la definitiva desertificazione del territorio della Riviera delle Alpi». In sintesi: niente soldi per ora al Casinò.
Stella Alpina, trasferimenti possibili
«Ci chiediamo quali ragioni abbiano portato chi ha gestito il delicato dossier a non dare seguito al deliberato del Consiglio regionale di acquisire il piano di ristrutturazione industriale entro il 31 gennaio 2017. Piano al quale la legge di riferimento Madia sottomette ogni eventuale trasferimento di risorse pubbliche alle società partecipate». Scrive il gruppo. Ma il loro atteggiamento non è morbido verso chi ha gestito fin qui il dossier leggi il Presidente: «la parte politica che ha gestito questo dossier nell’ultimo periodo ha chiaramente dimostrato le proprie responsabilità verso le quali oggi non si può sottrarre di fronte ai valdostani». Per Stella ci vuole «un approccio che preveda sia il rilancio della struttura attraverso un credibile piano di marketing che valorizzi anche le opportunità del rapporto con il territorio circostante, sia una riduzione dei costi della produzione che consenta all’azienda di perseguire un equilibrio economico-finanziario».(d.c.)