Consiglio Valle: no del Pd alla Commissione d’inchiesta sulla Cva
Dai banchi del Pd arriva il no alla costituzione di una Commissione consiliare d’inchiesta «con l’incarico di verificare, approfondire le modalità con le quali Cva ha proceduto all’acquisto di turbine e altro materiale proveniente dalla Cina al fine di verificare la qualità delle forniture aggiudicate». Il lavoro – secondo la risoluzione – dovrà essere portato a termine entro il 31 marzo. Ha spiegato il capogruppo dem Jean-Pierre Guichardaz: «approfondimenti sì ma bastano le commissioni consiliari già esistenti per l’analisi del dossier». La risoluzione non piace neppure all’Union valdôtaine. L’atmosfera in aula è elettrica.
Il dibattito
«Abbiamo sempre presi schiaffi dai vertici da Cva che non hanno mai dato risposte chiare mentre i dati dicono che le giranti cinesi (acquistate dalla genovese Water Gen Power) hanno malfunzionamenti. Quando un impianto non funzione anche la produzione ne risente. E’ ora di vedere con maggiore chiarezza ciò che sta accadendo. Nessun intento persecutorio, l’unica finalità è che l’azienda funzioni». Lo ha sottolineato il consigliere del M5S Roberto Cognetta, intervenendo nel dibattito sulla risoluzione. «Il primo a sollevare il problema delle turbine cinesi fu il consigliere Enrico Tibaldi nel 2008. Alpe ha sempre cercato di portare il suo contributo sul dossier. Se dovesse emergere una incontrovertibile capacità dei manager, ci impegniamo a diffonderne l’operato» ha detto in aula il capogruppo di Alpe Albert Chatrian. Così il capogruppo di Stella Alpina Pierluigi Marquis: «In questi anni sono state presentate circa una trentina di iniziative tese a fare chiarezza su Cva. Tenuto conto che la società va verso la quotazione in borsa è bene chiarire la situazione una volta per tutte».(danila chenal)