Casinò, Sommo: 60 giorni? Rischio aumento crisi società
Sessanta giorni per avere un piano di ristrutturazione aziendale sono troppi. A dirlo è Lorenzo Sommo (foto), l’amministratore unico della Casa da gioco di Saint-Vincent in risposta a quanto deciso in Consiglio regionale martedì scorso. Non parla volentieri Sommo: «il periodo è delicato», ma ribadisce quello che poi in sostanza aveva detto all’uscita dall’audizione della IV commissione sempre martedì scorso: «sessanta giorni, se non arriva il finanziamento sono un periodo lungo e questo, secondo me, potrebbe far andare la società ancora più in crisi. Si faccia più in fretta possibile, perché come dice la nuova legge si deve predisporre un piano».
Non è un tono perentorio quello che usa Sommo, ma il tono di una persona che guida una società che oggettivamente ha delle difficoltà. Sommo non parla volentieri neppure della questione che sta più a cuore ai 700 dipendenti circa del Resort&Casinò: il rischio di non riuscire a pagare gli stipendi, ma sottolinea: «Finora abbiamo pagato e paghiamo tutto e tutti, dopodiché mi auguro che si arrivi in fretta a una soluzione». Il rischio per gli stipendi c’è, non nell’immediato, ma il Casinò è un’azienda, quindi basta poco – tipo una vincita sostanziosa – per cambiare inevitabilmente ciò che fino a oggi sembra regolare e cioè il pagamento degli stipendi. Questo l’amministratore unico Sommo non lo dice apertamente, ma tra le righe è ciò che si legge.
(Teresa Marchese)