Interdittiva antimafia: Furfaro ricorre a Corte europea di Strasburgo
“Vincenzo Furfaro è stato considerato un criminale”. Così l’avvocato Carmela Marrapodi in difesa del suo assistito, assolto con la formula “il fatto non sussiste” la scorsa settimana insieme alla figlia Rossella nel processo che li vedeva imputati per associazione per delinquere in merito a un presunto traffico di rifiuti inerti.”Vincenzo Furfaro è un uomo perbene – ha detto l’avvocato in una conferenza stampa questa mattina ad Aosta -, subì sì una condanna, ma questa (associazione a delinquere, ndr) risale a 30 anni fa e la pena di 3 anni e 6 mesi è stata ampiamente scontata. Da allora si è sempre comportato bene (sono pendenti due procedimenti che sono in Cassazione, ndr), ma nonostante questo gli è stata comminata una interdittiva personale e nei confronti della Tra.Mo.Ter. che ha messo in ginocchio lui e la sua famiglia”.Riabilitazione
Vincenzo Furfaro chiede di poter tornare a lavorare. “In merito all’interdittiva personale, ci siamo rivolti ala Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo e siamo in attesa che si pronunci – ancora l’avvocato Marrapodi -. Per il resto, alla luce anche di questa sentenza chediamo che la Tra.Mo.Ter., Vincenzo e la figlia Rossella vengano riabilitati a tutti gli effetti e possano tornare a lavorare. Su quali basi si fonda l’inrterdittiva? Solo pregiudizi. Ma Furfaro è uin Valle d’Aosta dal 1998 (la sua famiglia dal 2002, ndr), ha sempre lavorato onestamente. Su di lui sospetti riferiti a scheletri del passato, un passato che non c’è più da tempo”.(lu.me.)
in foto: l’avvocato Carmela Marrapodi e Vincenzo Furfaro