Casinò: dalla Commissione quattro soluzioni per il salvataggio
Sono quattro le ipotesi di soluzione proposte dalla dalla seconda commissione consiliare regionale per affrontare la grave crisi di liquidità del Casinò de la Vallée di Saint-Vincent. E’ quanto si legge nella relazione finale dei commissari.
Applicazione legge Madia
La prima passa per l’applicazione dell’articolo 14 della legge Madia prevede che «il ripianamento delle perdite potrà essere effettuato dalle amministrazioni pubbliche socie anche in concomitanza di un aumento di capitale accompagnando l’intervento con un piano di ristrutturazione aziendale dal quale risulti comprovata la sussistenza di concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico delle attività svolte».
Rifondere le spese di ristrutturazione
La seconda via prevede di «saldare con una apposita legge regionale le spese di ristrutturazione sostenute considerate a carico della Regione, ma mai evidenziate nei bilanci della Casa da gioco come un credito certo». Mette in evidenza la Commissione «le incongruenze con i piani di sviluppo presentati e autorizzati in Consiglio regionale in quanto le spese per le opere realizzate si sono rivelate superiori a quelle autorizzate». Puntualizzano i commissari: «Si dovrà anche tener conto che quando la ristrutturazione era stata autorizzata le dichiarazioni a sostegno in merito alla sostenibilità dell’operazione erano che la Casa da gioco poteva sostenere con capitali propri e con l’accesso al finanziamento privato l’intera operazione; in tal senso il Consiglio regionale riduceva al 10% l’agio della Regione sugli introiti della Casa da gioco».
Saldo a differenza e finanziamenti bancari
La terza strada prevede la verifica della coincidenza tra spese sostenute e spese autorizzate dalla Regione, saldando solo quest’ultime e lasciando la casa da gioco libera di reperire ulteriori finanziamenti sul mercato bancario a seguito di un piano di ristrutturazione aziendale accompagnato da una rivalutazione patrimoniale.
Finanziamenti dai privati
La quarta via consiste nell’accesso in via esclusiva della casa da gioco al mercato del finanziamento privato per garantire una gestione finanziaria temporale utile alla definizione di un percorso che veicoli verso la privatizzazione.
Trasparenza
Si conclude così la relazione: «tutte queste soluzioni non potranno comunque prescindere da tutte le azioni che sono state precedentemente indicate per il risanamento e la riorganizzazione della Casa da gioco e dal fatto fondamentale che l’opinione pubblica in merito a tale situazione pretende la massima trasparenza, correttezza ed informazione sulle scelte che verranno effettuate e sul metodo che verrà utilizzato per portarle avanti, nonché sui diversi livelli di responsabilità politica, contabile, gestionale e amministrativa, collegati all’attuale grave situazione». (da.ch.)