Processionaria: con 300 trappole catturati 150 mila esemplari
Novantacinque chilometri di strade per una superficie di 340 ettari di pinete. Un intervento massiccio di lotta alla processionaria è quello che è stato disposto nel 2016 dall’assessorato regionale dell’Agricoltura e risorse naturali ha attivato, nel corso del 2016. L’attività ha coinvolto da agosto a ottobre il Corpo Forestale della Valle d’Aosta e le strutture Flora, fauna, caccia e pesca, Forestazione e sentieristica e Produzioni vegetali, sistemi di qualità e servizi fitosanitari dell’Assessorato.
Gli attacchi più significativi di processionaria sono stati rilevati nei Comuni di Morgex, Sarre e Saint-Pierre – comunica l’Assessorato -. Nonostante le forti defogliazioni, in nessuna pineta sono stati osservati casi di moria delle piante e i pini hanno dimostrato forti capacità di ripresa.
La situazione in Valle
In Valle d’Aosta le pinete (pino nero e pino silvestre) coprono una superficie totale di circa 9 mila 600 ettari; su circa il 50 per cento di queste aree si osservano danni da defogliazione, da lievi a molto forti, dovuti agli attacchi di processionaria. L’attività di monitoraggio primaverile 2016 ha evidenziato che le defogliazioni “molto forti” (76-100 per cento di perdita di foglie) hanno interessato una superficie di 45 ettari, corrispondente all’1 per cento delle pinete attaccate, mentre il 10 per cento delle stesse pinete ha subito defogliazioni definite “forti” (con perdita di foglie tra il 51 e il 75 per cento).
L’operazione anti processionaria
Il controllo è consistito anche nel monitoraggio, mediante l’impiego di trappole a feromone, dei popolamenti interessati dal lepidottero. La rete di monitoraggio, costituita da poco meno di 300 trappole, è rimasta attiva dal 15 giugno all’11 settembre.
In totale sono stati catturati 150 mila adulti di processionaria e i risultati ottenuti hanno fornito le indicazioni per definire l’arco temporale ottimale per effettuare i trattamenti mediante l’irrorazione di formulati a base di Bacillus thuringiensis var. kurstaki, batterio tossico per il lepidottero.
“Gli interventi – ultimati anche grazie alla collaborazione dell’Assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica – sono stati programmati in modo da colpire le larve durante il secondo stadio di sviluppo, momento in cui sono maggiormente sensibili al batterio. Inoltre, in due pinete a Sarre e Saint-Nicolas è stata messa in atto la lotta “a confusione sessuale” mediante l’utilizzo di feromoni senza trappole”, si legge in una nota -. Dalla verifica dell’efficacia dei trattamenti si è constatata, nelle zone trattate, una buona diminuzione della presenza di nidi”.
“Oltre alla lotta biologica, sono anche stati messi in campo svariati interventi di raccolta meccanica dei nidi, interventi selvicolturali (tagli colturali soprattutto nei Comuni di Sarre e Quart) e interventi in endoterapia su aree verdi pubbliche di proprietà regionale o comunale (132 piante ad Aosta, 116 tra Pollein, Introd, Villeneuve, Sarre e Saint-Pierre) – spiega l’Assessorato -. Durante il dicembre scorso si è proceduto a una nuova valutazione dell’intensità di attacco, mediante la stima del numero di nidi presenti sulle piante delle pinete attaccate”.
Nonostante un lieve aumento della superficie interessata (+13 per cento), si stima un calo del numero dei nidi (-16 per cento). Gli attacchi molto forti sono diminuiti del 5 per cento, quelli forti del 17 per cento. Attacchi importanti permangono nei Comuni di Sarre, Saint-Pierre, Morgex, Aosta e La Salle, località dove si concentreranno i maggiori interventi.
L’attività prosegue
Le attività stanno proseguendo in queste settimane con la raccolta meccanica dei nidi e tagli selvicolturali eseguiti da squadre forestali bûcherons e continueranno nei prossimi giorni con interventi effettuati dalla Struttura forestazione e sentieristica nelle zone segnalate dal Corpo Forestale della Valle d’Aosta, in particolare con tagli di piante a Sarre e Champdepraz e raccolta nidi nelle aree verdi pubbliche. Nei Comuni di Aosta e La Salle è inoltre prevista la messa in atto della lotta balistica con la distruzione dei nidi lungo i sentieri di maggiore afflusso.
Informazione nelle scuole
Il personale del Corpo Forestale proseguirà con l’attività di didattica forestale nelle scuole di primo grado, fornendo agli alunni informazioni sulle problematiche relative alla processionaria del pino.
(re.newsvda.it)