Truffa del falso avvocato, «arrestati in meno di cinque minuti»
Un risultato «frutto del controllo compartecipato del territorio», nell’ambito del quale c’è stata una «sinergia tra cittadinanza e Arma dei carabinieri».Questo il commento del comandante della Compagnia dei carabinieri di Aosta, Capitano Danilo D’Angelo, in occasione della conferenza stampa che questa mattina ha reso noto i dettagli dell’Operazione falso avvocato che – mercoledì pomeriggio – ha portato all’arresto in flagranza di reato di due soggetti con precedenti specifici residenti a Milano: Gennaro Caiazzo, 31 anni, originario di Napoli, disoccupato, e Agostina Di Maio, 31 anni, nata a Milano, casalinga.I termini della truffaSecondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma dei carabinieri, che hanno fatto scattare le manette ai polsi dei due malviventi con l’accusa di truffa aggravata in concorso, «attorno a mezzogiorno» di mercoledì una persona – rimane da verificare se sia stato lo stesso Caiazzo – ha contattato telefonicamente una pensionata 83enne di Charvensod, «tenendola al telefono più di mezz’ora, a riprova che questi personaggi sono dei grandi oratori, cercano con le parole di carpire la fiducia della vittima, scelta scorrendo l’elenco telefonico di una determinata zona», ha fatto sapere il Capitano D’Angelo.Evidentemente l’area scelta dai due è stata quella di Charvensod. Una volta carpita la fiducia dell’anziana attraverso l’affermazione «Sono un avvocato, suo figlio è stato coinvolto in un incidente stradale con feriti, c’è una somma da pagare affinché non venga arrestato», i due – dopo aver proposto alla pensionata di recarsi direttamente in Tribunale ad Aosta, proposta declinata dall’anziana perché senz’auto – si sono diretti presso l’abitazione della vittima, «in una frazione isolata», chiedendole la consegna di 3.926,21 euro.Impossibilitata a riconoscere loro l’intera cifra in contante, il falso avvocato – Gennaro Caiazzo – e la sua altrettanto falsa assistente – Agostina Di Maio – hanno quindi accettato la corresponsione di 1.900 euro in contanti a titolo di cauzione.La scoperta del raggiroProvvidenziali sono stati due elementi: la segnalazione, già nella mattinata di mercoledì, di una vettura sospetta proprio sul territorio di Charvensod, una Fiat Panda nuovo modello, risultata poi noleggiata per la trasferta in Valle d’Aosta dagli stessi malviventi, e la chiamata al 112 della nuora dell’anziana truffata, insospettitasi dagli «strani movimenti» notati nell’alloggio al piano di sotto, «dal fare dell’uomo e dal fatto che volesse i gioielli di famiglia come pegno» in attesa della corresponsione della differenza tra i 1.900 euro consegnati e i 3.926,21 euro richiesti.«L’elemento decisivo è stato il fatto che eravamo già sul territorio con tutta una serie di pattuglie, anche in borghese, per verificare la segnalazione dell’auto sospetta, motivo per cui dalla telefonata della nuora al 112, nemmeno cinque minuti di orologio abbiamo già fermato la Fiat Panda con a bordo i due soggetti», ha spiegato ancora il Capitano Danilo D’Angelo.Una volta fermati, Caiazzo e Di Maio sono subito parsi nervosi, dopodiché – una volta scoperta la somma di 1.900 euro in contanti, la stessa consegnata dalla signora appena qualche minuto prima – non hanno potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità, venendo arrestati in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip del Tribunale di Aosta.L’appello dei carabinieri«A questo punto, anche vedendo le fotografie dei due arrestati, chiunque avesse subìto truffe o tentate truffe da questi due soggetti nei giorni precedenti, è invitato a contattarci. La collaborazione da parte della cittadinanza è fondamentale in casi del genere, nessuno deve provare vergogna ad ammettere di essere stato eventualmente raggirato. E’ sempre meglio una telefonata in più che in meno alle forze dell’ordine», ha concluso il comandante della Compagnia dei carabinieri di Aosta, Capitano D’Angelo, che ha annunciato con il nuovo anno una serie di incontri con la popolazione – il primo previsto il 4 gennaio a Pré-Saint-Didier – proprio per sensibilizzare le persone verso fenomeni quali truffe e furti in abitazione.«Grazie alla collaborazione del vescovo di Aosta, entreremo poi anche nelle chiese e negli oratori», è stato quindi reso noto al termine della conferenza stampa.(pa.ba.)