Consiglio Valle: passa legge di stabilità ma l’Uv è alle corde
La legge di stabilità della Regione Valle d’Aosta passa con 26 voti a favore e 7 contrari (Alpe, M5S e Gm) e, archiviata la discussione, si profila una verifica di maggioranza, annunciata in aula da Union valdôtaine progressite, Stella Alpina e Pour Notre Vallée per bocca dei tre capigruppo: «s’impone una verifica strutturale di maggioranza». Si smarca il Pd e l’Union valdôtaine, alle corde, mantiene un profilo basso, e rivendica il lavoro svolto nel segno della governabilità. Il capo dell’esecutivo dice di non aver problemi verso il confronto purché ci sia la buona fede.
Uvp, c’è progettualità
Luigi Bertschy: «il percorso di approvazione della legge di bilancio ha fatto registrare un bel passo vanti al progetto di cambiamento. La finanziaria esprime la progettualità della quale la Valle d’Aosta ha bisogno. E’ stato un confronto serrato ma con voglia di partecipare, proporre e condividere. Finalmente in maggioranza c’è la forza necessaria (ringrazia Stella Alpina del sostegno) per discutere che è l’essenza della politica. Si aprirà in maggioranza una verifica anche un po’ strutturale».
Stella Alpina, confronto fondamentale
Pierluigi Marquis: «gli ordini del giorno rappresentano la progettualità, guardano allo sviluppo della regione. Mi rende fiducioso il clima di collaborazione in Consiglio: il confronto è fondamentale per fare crescere la Valle. E’ un bilancio sufficiente per gli obiettivi raggiunti ma dobbiamo lavorare per avere più confronto con tutti fuori dalle mura di Palazzo. Dobbiamo rendere le risorse che abbiamo più produttive. Dobbiamo cambiare passo, dobbiamo togliere le complicazioni, dobbiamo cercare di rafforzare il rapporto con lo Stato. Non possiamo più tirare a campare ma ridare voglia ai cittadini e alle imprese. Non ci sottrarremo alla riflessione che porterà inevitabilmente a un confronto politico e a una verifica».
PnV, nuovo modo positivo
Claudio Restano: «abbiamo intrapreso un nuovo metodo grazie a nuovi atteggiamenti e posizioni sia in maggioranza che in minoranza, forse il primo obiettivo, questo, del nostro gruppo. Permangono problemi da affrontare: Casinò, ferrovia, sviluppo, occupazione. E’ in atto un forte cambio di rotta che interessa i metodi e i contenuti. Si è cambiato un modo operandi. Ora va fatta un’analisi per costruire un progetto e definire gli obiettivi. E’ necessario fare una verifica strutturale della nostra maggioranza, che consideri la nuova situazione e che consideri anche Pour Notre Vallée».
Leonardo La Torre, s’impone un’analisi
Così il presidente della seconda Commissione consiliare: «è un bilancio che ha assunto una particolare importanza per il dialogo. Per una ripartenza c’è bisogno di scelte, sapendo che non ci sono più paracadute. Tutti hanno dimostrata la voglia di incidere e si è visto attraverso la presentazione di ordini del giorno ed emendamenti. Qui, la verifica strutturale che consiste in analisi profondo dall’analisi socio-economica. Bisogna aggiornare obiettivi e strategie, fare il punto sulla funzionalità dei ruoli perché senza rispetto non c’è neppure dialogo».
Alpe, centralità al Consiglio
Albert Chatrian: «quattro giorni belli, di voglia di incidere da parte di tutti e di dialogo. Non è la nostra Finanziaria ma tra il testo in entrata e quello in uscita vi sono differenze significative migliorative alle quali abbiamo cercato di contribuire. Si sono trovate soluzione per gli agricoltori, i comuni, l’edilizia. La legge di stabilità ha riportato alla centralità del Consiglio Valle. Il proseguo della legislatura probabilmente è ancora tutto da scrivere. E’ tempo di prendere il toro per le corna, è tempo delle idee e si poteva incidere di più in tanti settori».
Gruppo misto, settori senza risposte
Elso Gerandin: «ringrazio le forze che hanno permesso di poter discutere un bilancio senza pregiudiziali. La legge di stabilità presenta delle novità ma ci sono altri settori che non hanno avuto risposte (forestali, microcredito, chiusura Nuv e Coup). Se dovete fare verifiche di maggioranza, fatelo in fretta perché la Valle d’Aosta ha il diritto di avere un governo pienamente operativo».
Pd, assunzione di responsabilità
Jean-Pierre Guichardaz: «è la maggioranza ad assumersi la responsabilità politica e amministrativa delle decisioni prese in finanziaria. Una legge di bilancio può avere correttivi ma non può essere cambiata radicalmente da chi verrà e prenderà le redini della macchina amministrativa. La finanziaria è momento di sintesi politica ma fatta con responsabilità. L’atto legislativo più importante dell’anno non può diventare il luogo della battaglia politica, dell’assalto alla diligenza: non lo è stato, abbiamo operato in un clima di bella dialettica politica. Siamo qui ad assumerci la responsabilità di tracciare un percorso».
Uv, risposte concrete
Joël Farcoz: «non vorrei che i contenuti della legge di stabilità fossero lasciati da parte per dare spazio ad altri ragionamenti. Alla fine siamo riusciti a trovare una sintesi. Abbiamo soddisfatto le esigenze di settori che avevano urgenze, abbiamo dato spazio da una parte al sistema produttivo per il suo rilancio e dall’altro alla centralità della persona. Abbiamo dato risposte al settore edilizio e agli enti locali, agli operatori socio-sanitari, agli agricoltori per il verde agricolo, agli impiegati forestali. L’Union ha guardato con forte responsabilità a questo bilancio».
M5S, passi avanti
Roberto Cognetta: «è bilancio insufficiente anche se un passo avanti si è fatto. Per una volta ha vinto chi ha costruito ponti e non muri: qualcosa si sta muovendo. Non sappiamo a cosa ci porteranno le prossime elezioni politiche. Magari dovreste fare uno sforzo e guardare ad altri argomenti come i trasporti, il welfare. Speriamo che il bilancio porti veramento un cambiamento: che chi ha annunciato verifiche abbia il coraggio di portarli avanti».
Ego Perron, sguardo a 360 gradi
Così l’assessore al Bilancio: «mai è mancata la disponibilità del governo a rivedere le sue posizioni. La legge di bilancio ribadisce con forza la volontà di ottenere un’autonomia finanziaria, il sostegno ai Comuni mantenendo immutati i trasferimenti, conferma l’attenzione a tutto il mondo produttivo, dell’agricoltura, del turismo, della scuola e della salute. Il governo prende atto con piacere che c’è un nuovo modo di lavorare nella forma e nella sostanza. Senza essere troppo ottimismo credo si possa vedere una luce dopo un periodo buio. Vedo in modo positivo il confronto».
Augusto Rollandin, se c’è buona fede, dibattito non mi disturba
L’intervento del presidente della Regione: «Oggi la maggioranza è a 27 e credo che sarebbe difficile immaginare la mancanza di un confronto, che non mi disturba; bisogna avere la lealtà di riconoscere che per portare avanti un programma ci vuole un dibattito se si ha buonafede. Se gli obiettivi sono altri… Il dibattito ha dato idee su quello che potremo fare ma non si può confondere tutto. Se c’è la volontà di fare alcuni passaggi va bene se non c’è non vedo problemi. E’ il primo bilancio propositivo di questa legislatura e sempre più è necessario avere le linee guida per dare sviluppo alla nostra regione. Ci sono le basi per fare un buon lavoro, adesso bisogna stare a vedere se si vuole portare avanti il programma anche guardando alla situazione politica e non solo quella valdostana».(danila chenal)