Università e Forte di Bard, la presidenza resta a Rollandin ma a tempo
Per l’abbandono della carica di presidente del Forte di Bard c’è tempo: lo hanno concesso al capo dell’esecutivo Augusto Rollandin gli alleati di Uvp, Stella Alpina e PnV. Passa il loro ordine del giorno che impegna, ma senza scadenze prefissate, la Giunta «a modificare l’articolo 21 dello Statuto del Forte, coinvolgendo associazioni o istituzioni a rappresentanti del settore economico di riferimento». Dice il capogruppo dell’Uvp Luigi Bertschy «non mettere tempo non vuole dire non darsi tempo per affrontare l’argomento». Semaforo rosso per l’ordine del giorno di Alpe, M5S e Gruppo misto che al passo indietro del presidente aveva dato la scadenza del marzo 2017. «Volete emendare il tempo a fine del 2017? Volentieri lo facciamo. C’è un po’ di voglia di smarcarsi in maggioranza ma non si va oltre» ha chiesto senza ottenere risposta il capogruppo di Alpe Albert Chatrian. Intervenendo il vicepresidente Aurelio Marguerettaz aveva detto: «su questo argomento non ci sono posizioni da barricata. Forse non si fa mai troppo per coinvolgere i territori . Crediamo che l’ordine del giorno dell’Uvp sia corretto».
Università, Rollandin per ora resta alla presidenza
Per il presidente della Giunta Rollandin c’è tempo anche per lasciare la carica di presidente dell’Università della Valle d’Aosta. La maggioranza si astiene e non passa l’ordine del giorno presentato da Alpe, M5S e Gruppo misto che impegnava la «Giunta regionale a revisionare entro il 30 giugno 2917 il comma dello Statuto dell’Ateneo al fine di evitare la cumulabilità delle cariche e il presidente della Regione a rassegnare le dimissioni entro il 30 giugno». Semaforo verde per quello di Stella Alpina, appoggiato da Uvp e PnV. Ad illustrarlo il vicepresidente del Consiglio Marco Viérin: «crediamo che l’università abbia un ruolo da volano per la Valle d’Aosta e vogliamo conoscere dove si va e proponiamo opportune modifiche allo Statuto dell’ateneo ridefinendo le modalità di selezione del Rettore, in armonia con i regolamenti di tutte le altre università italiane».
Rollandin, sull’ateneo si può riflettere
«L’università è una realtà che ha sviluppato importanti progetti anche con altre università. Credo che le azioni condotte siano state efficaci. Sulla possibilità di fare cambiamenti il dibattito è aperto. Fino a oggi abbiamo scelto un metodo ma possiamo cambiarlo. Ricordo che ogni anno l’intervento della Regione a sostegno dell’Ateneo è sempre maggiore» ha puntualizzato Rollandin. La palla passa alla quinta Commissione consiliare alla quale dovrà essere presentato il piano di sviluppo.
Alpe, basta al cumulo di cariche
«Noi riteniamo che il cumulo di cariche non sia opportuno né è opportuno che il presidente della Giunta presieda il cda dell’Ateneo. L’ordine del giorno di Stella Alpina è pretestuoso. I due ordini del giorno non hanno la stessa ratio. Per noi il concetto di incompatibilità tra cariche è prioritario e su questo che chiediamo il voto» ha argomentato Patrizia Morelli (Alpe). Rincara Chanatal Certan: «la maggioranza chiede quanto abbiamo già chiesto noi in passato: riferire in quinta commissione consiliare. Non ci prendete per il naso».(danila chenal)