Morte Pisier: assolti i cinque imputati di omicidio colposo
Il gup del Tribunale di Aosta, Davide Paladino, ha assolto «per non aver commesso il fatto» i cinque imputati di omicidio colposo in relazione alla morte di Jean-Pierre Pisier, il manager francese di 42 anni colpito da un masso la sera del 2 gennaio del 2011, mentre a bordo della sua Renault Espace stava imboccando – in direzione del Traforo del Monte Bianco – la galleria paramassi di La Saxe, sulla strada statale 26 a Courmayeur.A due anni dall’avvio dell’udienza preliminare, nell’ambito della quale i funzionari Anas, Ludovico Carrano e Mauro Noce, il coordinatore regionale del Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche, Raffaele Rocco, il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriard, e il suo predecessore Romano Blua hanno scelto di essere giudicati col rito abbreviato, si chiude così un processo fatto di innumerevoli rinvii e di una perizia tecnica che ha di fatto scagionato gli imputati, definendo come «fatalità» la caduta del masso.Secondo l’accusa – che ha chiesto pene massime di quattro mesi di reclusione – ci sarebbe stata invece «inerzia da parte delle autorità competenti nella messa in sicurezza della parete a monte di quel tratto di strada statale».E ancora: «Le segnalazioni di eventi franosi erano iniziate nel 1991 e si sono susseguite fino al 2000, quando erano state posate delle reti a protezione della sede stradale. Che però non sono risultate idonee a trattenere la caduta del masso sulla carreggiata».Nella foto la Renault Espace guidata da Jean-Claude Pisier, la cui famiglia è già stata risarcita dalle diverse compagnie assicurative coinvolte. Insieme a lui, quel maledetto 2 gennaio 2011, viaggiava anche la compagna, rimasta ferita in modo non grave.(pa.ba.)