TreNo Tour M5S partito da Aosta, Crimi: «riforma cancella autonomie speciali»
«Con la vittoria del sì verrebbe tagliata una fetta della sovranità popolare in questa già claudicante democrazia». Lo ha sostenuto in piazza Chanoux, di fronte a una platea di oltre duecento cittadini, il deputato Alessandro Di Battista arrivato ad Aosta con il treno delle 19 per dare il via, con altri colleghi Pentastellati, al Treno Tour #iodicono per sostenere le ragioni del no al referendum sulla riforma costituzionale per la quale si voterà il 4 dicembre.
Le ragioni del NO
Sulla vittoria del no ha rassicurato «non arriveranno le cavallette, l’economia non finirà nel baratro». Per Di Battista «il paese è bloccato da una riforma non chiesta e per di più dannosa». Dell’abolizione del Senato dice: «il superamento del bicameralismo perfetto non è certo per velocizzare l’approvazione delle leggi perché quando queste servono al potere passano velocemente. In Italia ci sono già tante leggi e molte indegne». Mette poi in guardia sulla «bufala dei tagli ai costi della politica» Roberto Fico che ammonisce «il Senato avrà dei costi e potrà influire sulle leggi, quello che viene tolto è il diritto dei cittadini di scegliere i propri senatori la cui nomina sarà decisa nelle segrete stanze dei partiti. Solo per questa ragione voterei no mille volte, votare no significa affermare la nostra sovranità di italiani».
Autonomia a rischio
Spara a zero Vito Crimi: «andando a votare ricordate cosa ha significato la riforma del lavoro, delle pensioni e della giustizia: il popolo italiano deve temere questa parola perché ogni riforma è andata a colpire le fasce più deboli». Mette in guardia sul principio dell’intesa a garanzia dello Statuto speciale della Valle d’Aosta. Dice: «c’è la fregatura. La specialità la perderete quando dovrete rivedere lo Statuto speciale e la perderete a cura dei vostri parlamentari. La clausola di supremazia permette allo Stato di ingerire nelle materie di competenza delle Regioni, quelle a Statuto speciale comprese». Per i grillini la riforma «porterà a tagli nella spesa pubblica con la sanità in testa; è un progetto per allontanare i cittadini dalla politica». Hanno incitato: «cittadini è l’ora del vero cambiamento: siamo stanchi della politica senza democrazia, vogliamo avere libertà di scelta».
Perché Donald Trump?
Accenna alla vittoria di Donald Trump Fico che commenta: «la stampa ha raccontato un Paese che non c’è perché la stampa è snob e non ha capito quale fosse il Dna dell’America. Lo stesso avvenne in Italia nel 2013 quando l’informazione ci accusò di essere barbari e populisti, dandoci per perdenti: ottenemmo il 25% dei consensi. Accadde allora quello che oggi è accaduto in America: quello della stampa è un mondo scollato dalla realtà». In diretta da Aosta su LA7 Di Battista ha commentato: «se i cittadini votano contro l’establishment è un voto di protesta se votano a suo favore è un voto di speranza, forse si sono persi i contatti con la gente». Sul protezionismo – il M5S dice no al Ttip – c’è la condivisione; sul no alla sanità pubblica per tutti e all’aborto c’è il completo disaccordo con il neo eletto miliardario; sull’immigrazione la posizione dei pentastellati è più morbida ma dice Di Battista «gli irregolari devono essere allontanati».
(da.ch.)