Sitrasb: riconosciuto mancato preavviso all’ex direttore amministrativo
All’ex direttore amministrativo e commerciale di Sitrasb, Paolo Vietti, è stata riconosciuta l’indennità sostitutiva del mancato preavviso, per una cifra di poco superiore ai 100 mila euro.E’ quanto deciso nell’udienza di oggi – giovedì – dal giudice del lavoro del Tribunale di Aosta, Eugenio Gramola, in riferimento al ricorso presentato dall’ex dirigente della società italiana di gestione del Traforo del Gran San Bernardo, licenziato il 14 marzo 2016 dal presidente Omar Vittone per aver provveduto all’assunzione stagionale di una persona all’insaputa del legale rappresentante di Sitrasb, Vittone stesso, avendo ritenuto di possedere i poteri per poterlo fare in maniera legittima.Secondo quanto disposto dal giudice, in attesa del deposito delle motivazioni della sentenza, non sussiste la giusta causa per il licenziamento, bensì il giustificato motivo, con Sitrasb condannata al pagamento delle spese processuali.«Sono soddisfatto – spiega Paolo Vietti -. Con la decisione di oggi, si è rimediato parzialmente a un torto che ho subìto, perché rimango tuttora a casa senza un lavoro».La ragazza, assunta come lavoratrice stagionale alle casse all’imbocco del tunnel, dopo qualche settimana si era messa in congedo maternità, facendo di fatto scoppiare il caso all’interno della società, in un rimpallo di responsabilità approdato direttamente all’interno del cda di Sitrasb, con i consiglieri Paola Raffaelli ed Enrico Bich che – non meno di una settimana fa – non avevano partecipato alla votazione della proposta conciliativa portata all’attenzione dell’organo collegiale di Sitrasb, al fine di scongiurare qualsiasi tipo di chiamata di responsabilità sull’eventuale riconoscimento di un indennizzo.Motivo per cui è logico pensare che ora si aprirà un nuovo dibattito interno alla società su chi debba farsi carico del riconoscimento del mancato preavviso, visto che sia Raffaelli che Bich si erano sin da subito opposti al licenziamebto di Vietti.Nell’udienza di stamane, tra i vari testimoni ascoltati, c’erano anche l’ex direttore di esercizio Mario Deffeyes e l’ex segretaria Silvana Baseli.Secondo quanto trapelato dall’udienza a porte chiuse, la tesi difensiva avrebbe tra le altre cose insistito sul fatto che quella proposta di assunzione sarebbe giunta nel novembre 2015 dalla stessa presidenza della società italiana di gestione del Traforo del Gran San Bernardo.(pa.ba)