CVA, esposto alla Corte dei Conti
CVA, del presunto furto d’acqua con eventuale danno economico alla comunità, se ne occupera la Corte dei Conti. Come anticipato da Gazzetta Matin lunedì 26, il consigliere regionale del M5S, Roberto Cognetta, lo stesso giorno si è recato in Corte dei Conti dove «dove ho presentato la documentazione in mio possesso (che è quella che ha consegnato ai consiglieri di Commissione regionale, Alessandro Nogara, ndr). Il politico arriva fino a un certo punto, dopodiché spetta alla Corte dei Conti stabilire se si tratta di furto d’acqua o no e qualora fosse vero, sarebbe un danno nei confronti della comunità». Nella prossima seduta del Consiglio Valle, oltre che della questione del rendimento delle centrali, si parlerà di Water Gen Power, la società partecipata di CVA (da cui ora CVA si è svincolata, ndr) fornitrice del materiale cinese e che ad oggi «non si sa quanto abbia introitato CVA dalla vendita di quella quota», dice Cognetta. La presa di posizione di Cognetta è ascrivibile al fatto che le turbine cinesi di CVA sembrano fare acqua, tanto che si ipotizza un minore rendimento in nove impianti: Champagne1, Champagne2, Châtillon, Gressoney, Montjovet, Quart, Sendren, Signayes e Valpelline. Si ipotizza anche un danno alla comunità di oltre 3 milioni 600 mila euro. Oltre questo c’è anche l’ipotesi di furto d’acqua in 19 impianti di Cva.(Teresa Marchese)