Aosta: matitone di Charlie non si tocca
Oltre due ore di dibattito per un nulla di fatto. Il matitone con scritto “Je suis Charlie” e posizionato in piazza Narbonne in ricordo delle vittime dell’attentato terroristico che colpì la redazione del settimanale satirico francese, rimarrà al suo posto con anche la propria scritta. A proporre (a seguito delle note vignette riguardanti il terremoto in centro Italia) la rimozione dell’installazione, poi a seguito di un emendamento alla mozione, la sostituzione della scritta e l’aggiunta della dicitura “A tutte le vittime del terrorismo” erano stati i consiglieri leghisti, Spelgatti e Manfrin, insieme ad Etienne Andrione del Gruppo misto di minoranza. Lasciata libertà di coscienza da parte del sindaco, il dibattito si è dilungato, come detto, per oltre due ore, contrapponendo favorevoli tout court al mantenimento del “Matitone” (vedi il sindaco Fulvio Centoz e la consigliera dell’Altra VdA Carola Carpinello), combattuti (la maggior parte) e assolutamente contrari (Manfrin e Andrione in testa, seguiti anche dagli assessori Paron e Marzi, per citarne solo alcuni). Alla fine, la mozione, pur emendata, è stata respinta, con 10 voti contrari, 4 astenuti e 11 voti favorevoli. A riassumere un po’ il senso di tutto, arrivano gli interventi in chiusura dei consiglieri Nicola Prettico (UV) e Luca Girasole (Stella Alpina): «Condanno ogni terrorismo – esclama Prettico -, ma non si possono sottrarre due ore di tempo al Consiglio per una questione di questo tipo, quando si poteva tranquillamente discuterne in altre sedi». Ribadisce il concetto Girasole: «La città si aspetta un altro tipo di risposte da noi; fate un po’ quello che volete di questa matita».
(al.bi.)