Servizi sociali: per Alpe il bando di Aosta può e deve essere revocato
«Il bando per la gestione dei servizi siciali del comune di Aosta si può e deve essere revocato». Lo dice Alpe, dopo che ieri sera, lunedì, all’incontro organizzato dallo stesso Movimento ad Aosta, «è emerso che il bando è il frutto di una politica assente, che non ha volutamente applicato le norme che potrebbero salvaguardare i lavoratori e le imprese valdostane – si legge in una nota -. Contrariamente a quanto fatto, ad esempio, nel bando dello sgombero neve, in cui, per una base d’asta di 500.000 euro, sono stati previsti ben 12 lotti per favorire la partecipazione delle micro e piccole imprese del territorio, per il bando degli anziani, che ammonta a 8.400.000 euro per due anni, è stato paradossalmente previsto un unico interlocutore, che deve disporre di un fatturato elevatissimo. Ciò che escluderebbe a priori le imprese e le cooperative valdostane dalla gara, con la conseguente perdita del gettito fiscale come IVA, IRPEF, IRAP».Durante la serata sono stati analizzati gli aspetti del bando «che mortificano l’operato di chi, quotidianamente, si occupa dei bisogni degli anziani, partendo da una quantificazione meramente matematica dei fabbisogni, senza tener conto della realtà e delle specificità dei singoli servizi. La pochezza della politica è evidente: il bando è frutto di un lavoro di funzionari che hanno l’obbligo di rispettare un unico imperativo, il risparmio, comunque e dovunque. ALPE ritiene invece che il welfare, nella sua costante evoluzione, necessiti di servizi che, pur nella razionalizzazione, devono poter disporre di risorse sufficienti. Pena il crollo di un sistema di assistenza che contraddistingueva la nostra regione», prosegue la nota.
Pertanto, per Alpe, «il bando può e deve essere revocato, le condizioni ci sono e sono evidenti».(re.newsvda.it)