Buongiorno Italia. Sveglia Italia
Dai titoli di giornale degli ultimi due giorni uno spaccato di un’Italia che rifiuto categoricamente. Un’Italia di pochi che umilia i tanti onesti (almeno spero siano in tanti). 1 – A Torino si suicida un capo ultrà juventino. Era stato sentito da poco dalla procura che indaga sul business del bagarinaggio con intrecci ‘ndrangheta-politica. 2 – Sempre a Torino quattro arresti per turbativa d’asta per l’organizzazione del Salone del libro. 3 – A Roma la truffa della Metro C. Tredici gli indagati. Lavori previsti per il Giubileo del 2000, ma iniziati solo nel 2006 e tutt’ora in corso. Versati 320 milioni di euro non dovuti. Di soldi nostri. 4 – Reggio Calabria: dieci fermi per appalti truccati. C’entra la ‘ndrangheta. Sequestrati negozi e società per 42 milioni. 5 – Palermo: blitz delel forze dell’ordine contro un maxi traffico di droga tra Sicilia e Campagna. Ventisei arresti. C’è il patto tra Cosa nostra e Camorra. 6 – Napoli: furbetti del cartellino, 23 arresti. Dopo le immagini di San Remo in cui un dipendente timbrava addirittura in mutande, adesso uno che timbra con un cartone che lo copre fino al collo. 7 – Roma: immondizia ovunque. Diventa virale il video di alcuni ragazzini impegnati a contare i topi che escono da montagne di rifiuti. 8 – Puglia: scontro tra due treni. Decine di morti. Errore umano sì. Ma è possobile che nell’era dell’alta velocità ci siano ancora tratte ferroviarie con unico binario? Proprio come in Valle d’Aosta. Bene (o male): questa è l’Italia che rifiuto, ma forse è l’Italia che meritiamo, perché se succedono queste cose è perché la disonestà è diventata una normalità da accettare. Non è l’Italia che è sbagliata, siamo noi italiani. Sveglia Italia! Sveglia italiani!