Scialpinista francese disperso sul Rutor, pronte squadre a piedi
«Stiamo cercando di mettere insieme tutti i pezzi, al momento non sappiamo molto. Dobbiamo capire bene un po’ tutto». Questo il commento stringato rilasciato poco prima delle 20 dal direttore del Soccorso alpino valdostano, Adriano Favre, relativamente alle operazioni di ricerca di uno scialpinista di nazionalità francese, del quale non si hanno più notizie dal pomeriggio di oggi, mercoledì 23 marzo, ovvero da quando i suoi due compagni di escursione l’avrebbero lasciato indietro per proseguire la loro gita.
Una volta ridiscesi nel punto stabilito con l’amico, «nella zona del Rifugio Deffeyes, a circa 2.350 metri di quota», non l’avrebbero più trovato.
Scesi a valle, hanno quindi lanciato l’allarme: pervenuta la chiamata, il Soccorso alpino valdostano si è immediatamente attivato con un primo sorvolo ricognitivo della zona indicata attraverso l’elicottero, anche se al momento nessuna novità è emersa.
Da quanto appreso, dopo le informazioni comunicate dai due compagni di escursione convocati nell’hangar all’aeroporto ‘Corrado Gex’ di St-Christophe, il Soccorso alpino valdostano «ha individuato con buona approssimazione la zona» dove concentrare le ricerche. Motivo per cui sono state allestite squadre a piedi composte da personale del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e del Soccorso alpino valdostano.
La speranza dei soccorritori, in ogni caso, è che l’uomo sia rientrato seguendo un’altra via rispetto a quella compiuta dai compagni di escursione.
(pa.ba.)