Sociale: 1,4 milioni per reddito minimo di inclusione
Via libera dalla quinta commissione consiliare regionale al reddito minimo di inclusione. Il testo della proposta di legge, votato a maggioranza, sarà discusso nella prossima seduta del Consiglio Valle. I gruppi di Alpe, Uvp e M5s, che con il Pd erano i promotori della prima versione del testo, hanno ritirato le firme e si sono astenuti “perché il testo ha subito troppi rimaneggiamenti e perché non è certo dove saranno trovate le coperture”, ha detto il capogruppo del M5S Stefano Ferrero.
Le misure consistono nell’erogazione di un beneficio individuale per un ammontare fino a 4.400 euro lordi per cinque mesi eventualmente prorogabili di ulteriori tre mesi, da corrispondere in importi mensili fino a 550 euro. Tra i requisiti per l’accesso alle misure figurano l’età (30 anni compiuti), la residenza (in Valle d’Aosta da almeno 36 mesi), l’ISEE non superiore a 6 mila euro e l’aver lavorato per un minimo di 365 giorni nei 5 anni antecedenti la presentazione della domanda.
Lo stanziamento complessivo è di 1,4 milioni di euro.
“Questa legge riferisce il presidente della quinta Commissione, Claudio Restano (UV) è una prima risposta a chi si trova in situazioni di difficoltà economica. È un punto di partenza che pone al centro l’inclusione sociale attraverso il reinserimento nel mercato del lavoro. Per l’accesso a tale misura, che è limitata nel tempo, vi deve infatti essere la disponibilità del soggetto ad accettare un’offerta di lavoro, a partecipare a programmi di formazione e a tirocini”.
“Ci rendiamo conto che le aspettative della comunità sono più alte e che la legge non è perfetta spiega la consigliera Carmela Fontana (PD-SVdA) , ma crediamo che, in un momento di crisi come questo, l’aver trovato risorse per 1,4 milioni di euro da destinare al reinserimento di chi ha perso il lavoro sia importante. Inoltre, abbiamo incluso tra le categorie di lavoratori anche gli autonomi, con Partita Iva aperta, che si trovano in una situazione di disagio. È questo un segnale forte che dimostra come la politica sia attenta alle difficoltà dei lavoratori e delle loro famiglie garantendo non soltanto un’assistenza economica ma un legame con il mondo del lavoro attraverso dei percorsi di riqualificazione. Credo sia l’esempio di una politica responsabile nei confronti della propria comunità”.
Critico Leonardo La Torre (UV), il quale pur annunciando che voterà a favore per senso di responsabilità, precisa anche che “si tratta di una legge giusta perché aiuta chi ha bisogno, ma credo che sia sbilanciata verso un aiuto troppo forte agli extracomunitari. E’ ora di dire che i valdostani vengono prima degli extracomunitari e che non si può continuare a dare risorse in quella direzione”.
(redazione newsvda)