Fisco: indagato presidente di Confindustria VdA, Paolo Giachino
Il presidente di Confindustria Valle d’Aosta, nonché amministratore di Idroenergia, società consortile del Gruppo CVA, Paolo Giachino, risulta indagato dalla Procura della Repubblica di Aosta in relazione a un presunto maxi mancato versamento di Iva legato al contenzioso sulle accise avviato con l’Agenzia delle Dogane, che già nel marzo scorso – così come riportò Gazzetta Matin – contestò a Idroelettrica, l’altra società consortile di «produzione per autoconsumo» del Gruppo CVA, poco meno di tre milioni di euro di accise non versate e 612.787 euro di Iva conseguentemente evasa relativamente agli anni dal 2010 al 2013 (per gli anni 2008 e 2009 i funzionari dell’Ufficio delle Dogane avevano accertato le medesime anomalie, circostanza che in tale occasione non comportò però l’irrogazione della sanzione prevista «considerato, a tutela del contribuente, il principio del legittimo affidamento e dell’errore in buona fede»).
La Guardia di Finanza di Milano, nel 2014, aveva contestato la procedura di esenzione delle accise applicate al consorzio Idroenergia per cui la CVA ha inserito nell’ultimo bilancio, in via prudenziale, un fondo rischi di 51 milioni di euro.
«Sono sereno, ho massima fiducia nella magistratura», si è limitato a commentare Giachino, che il 30 marzo scorso, sulla vicenda legata alla società consortile Idroelettrica, a Gazzetta Matin aveva dichiarato: «Abbiamo sempre operato nel rispetto di tutta la normativa fiscale vigente e, con riferimento al caso specifico, dichiaro che, oltre ad aver sempre operato nel rispetto della normativa fiscale vigente, ci siamo sempre attenuti alle indicazioni fornite dalla stessa Agenzia delle Dogane proprio sul caso dell’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Confidiamo, quindi, che la legittimità dell’operato sarà riconosciuta nelle sedi competenti, sia ai fini accise che Iva», aveva concluso.
Sia Idroenergia che Idroelettrica sono partecipate al 99,9% da CVA.
(pa.ba.)