Dramma: in vacanza in Nuova Zelanda, si scontrano col loro camper contro un’auto
La settimana scorsa avevano deciso di prendersi tre settimane di pausa, lasciando temporaneamente l’Australia, paese nel quale si erano stabiliti da un anno grazie a un visto turistico, per andare a visitare il Southland, in Nuova Zelanda.
Un viaggio tranquillo, «on the road» come si suol dire, che però venerdì 28 agosto, attorno alle 9.30, per due giovani valdostani si è trasformato tutto d’un tratto in un incubo.
Alla guida di un camper caravan noleggiato appena il giorno prima, Simone Agatau, 24 anni tra qualche settimana, all’intersezione tra la Waikaia Road e la Two Chain Road, incrocio in aperta campagna già tristemente noto vicino a Riversdale per diversi gravi incidenti, è andato a scontrarsi contro l’autovettura Nissan al cui volante c’era un cingalese di 44 anni, Pradeep Edirisinghe.
Per lui, sposato con figli in Sri Lanka, da una decina di anni in Nuova Zelanda dopo aver lavorato anche in Arabia Saudita, non c’è stato nulla da fare.
Simone Agatau e un’altra giovane aostana, Corinna Curighetti, 19 anni, anche lei a bordo del camper caravan, nell’incidente hanno invece riportato ferite non gravi, nonostante il mezzo si sia cappottato.
Entrambi elitrasportati in ospedale a Dunedin in stato di choc, sabato Agatau è stato interrogato dalla Polizia neozelandese che sta indagando sull’accaduto.
Nel frattempo, in attesa del termine delle indagini e dell’udienza del processo, fissata per il prossimo 23 settembre, il 23enne aostano è stato sottoposto all’obbligo di dimora nella cittadina del Nord Southland perché accusato di omicidio colposo e lesioni personali colpose.
Della vicenda se ne sta occupando anche il Consolato italiano, mentre dalla Valle d’Aosta il padre di Simone Agatau – agente della Polizia di Stato presso la Questura di Aosta – si e’ già attivato per permettere il rimpatrio in Sri Lanka della salma di Pradeep Edirisinghe.
Nella foto di Rachael Kelly la scena dell’incidente di venerdì mattina.
(pa.ba.)