Droga: il micidiale MDMA ormai di moda anche in Valle, sequestrate oltre 800 dosi
L’MDMA, il tipo di stupefacente recentemente salito alle cronache giudiziarie per avere causato la morte di un minorenne sulla Riviera Romagnola e di una a Messina, è ormai di moda anche in Valle d’Aosta.
A scoprirlo sono stati i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Châtillon/St-Vincent nell’ambito dell’operazione ‘Il postino’, che ha portato i militari dell’Arma a sequestrare 80 grammi di MDMA («pari a 800 dosi che sarebbero state immesse sul mercato») oltre a 50 grammi di hashish, 20 di marijuana, altrettanti di eroina, due grammi di olio di hashish («molto più forte dell’hashish in panetti»), 14 francobolli dell’acido LSD, due piante di marijuana e 20 banconote false da 50 euro (la droga veniva spedita direttamente a domicilio occultata in pacchi di carte da gioco, in bustine di caramelle o – nel caso dell’acido LSD – intriso nei francobolli).
Un’operazione imponente, quella scattata nel mese di aprile su sollecitazione del dirigente scolastico di un istituto superiore della media Valle, che dopo il primo step di luglio, quando a finire denunciati furono tre ragazzi, due per spaccio e uno per favoreggiamento personale, nei giorni scorsi ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di altre sei giovani.
Si tratta di un 19enne, un 18enne e ben quattro 17enni, quindi minori, tutti residenti tra St-Vincent e Aosta, indagati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e – uno di loro – per spendita di banconote false.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, droga e banconote false viaggiavano tramite la rete, «così da evitare i controlli da parte delle forze dell’ordine», ha spiegato il Tenente Colonnello Samuele Sighinolfi. Attraverso siti del cosiddetto ‘deep web’, dove i pagamenti vengono perfezionati attraverso ‘Bitcoin’, la moneta digitale di internet, «il giovane che reggeva questo sodalizio ordinava gli stupefacenti e le banconote false, facendoli recapitare tramite posta presso le abitazioni di due altri indagati, minorenni e incensurati», ha raccontato il Capitano Enzo Molinari.
Gli ordinativi, da quanto finora accertato dai carabinieri, riguardavano svariati tipi di stupefacenti e mazzette di banconote false da 50 euro, che giungevano tramite il servizio postale – «come una normale raccomandata» – da paesi esteri come Spagna, Portogallo, Olanda, Ucraina, Polonia, Belgio e Inghilterra.
Durante le perquisizioni, scattate a seguito di «un’intensa attività di osservazione, controllo e pedinamento dei personaggi sospetti» e disposte dalla Procura della Repubblica di Aosta e dalla Procura per i minorenni di Torino, sono stati sequestrati anche strumenti informatici che dovranno ora essere sottoposti a esami forensi per risalire ai siti web dove venivano effettuati gli acquisti, motivo per cui le indagini dei carabinieri proseguono per identificare tutti gli acquirenti degli stupefacenti, che solitamente venivano spacciati nelle serate con discoteca mobile organizzate nell’ambito delle feste di paese in media e bassa Valle.
Nella foto il Tenente Colonnello Samuele Sighinolfi e il Capitano Enzo Molinari nel corso della conferenza stampa di questa mattina in cui sono stati presentati i risultati dell’operazione antidroga.
(pa.ba.)