‘Ndrangheta, ecco come è arrivata in Valle d’Aosta
Una società consortile legata a doppio filo con Crotone e l’Emilia, tanto da avere aperto due uffici distaccati nella provincia calabrese e un terzo a fine 2013 a Parma.
Si tratta del Consorzio stabile Gecoval di St-Vincent, colpito nelle settimane scorse dalla prima interdittiva antimafia emessa dal questore di Aosta, Maurizio Celia, all’indirizzo di un’impresa con sede legale in Valle d’Aosta.
Il provvedimento, che le vieta di poter partecipare ad appalti pubblici, che la società ha impugnato davanti ai giudici amministrativi del Tar, è stato spiccato al termine degli accertamenti svolti dalla Divisione anticrimine coordinata dal commissario capo aostano, Nicola Donadio, in riferimento alla richiesta di certificazione antimafia avanzata dall’assessorato regionale alle opere pubbliche per la stipula di un contratto di appalto.
Su Gazzetta Matin in edicola lunedì 10 agosto la ricostruzione di legami e circostanze – con tanto di nomi e cognomi – che hanno spinto il questore di Aosta a emettere il primo provvedimento interdittivo in Valle d’Aosta.
(pa.ba.)