Artigianato: l’addio a ‘Frank’ Frachey: «buon viaggio,valdo-americano»
Maestro vetraio e amante della vita. Così c’è scritto sull’epigrafe di Franco Frachey, 69 anni, che questa mattina, in tantissimi, hanno voluto omaggiare alla chiesa di Gressan.
Il cuore di Franco Frachey, artigiano del vetro e personaggio istrionico conosciuto in tutta la Regione, si è fermato lunedì scorso, dopo che sabato, in serata, era stato colpito da un infarto.
Il parroco di Gressan ha cercato di lenire il senso di smarrimento dei figli Jessica, Samantha, Rogelio (l’altro figlio Frankie non è riuscito ad arrivare in tempo per ragioni legate al rinnovo del passaporto, ndr), del fratello Ezio e dei tanti amici ricordando come «la morte cammina con noi, ma essa non è una porta che si chiude». «Una morte così improvvisa porta grande sofferenza, un senso di solitudine per tutti coloro che hanno percorso con il nostro fratello un pezzo di strada – ha spiegato il parroco don Michele Ottin – ma Gesù ci invita a guardare oltre, a saper accettare che a un certo punto qualcuno di lascia, che perdiamo le persone amate. Il nostro cuore deve saper guardare a Dio, a qualcosa di molto più grande. Il Vangelo di suggerisce di aprire il nostro cuore e affidarci al Signore».
«Ci hai insegnato la poesia e il colore, sei stato un padre attento anche per noi, sei stato altruista e affamato di vita e di avventure – ha ricordato Pasqualina Tropiano, una delle talentuose ragazze che lavorano nella vetreria FW Glass di proprietà di Frachey. Sei stato unico e stravagante, sei stato e sarai sempre l’americano».
«Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’ – ha esordito Fabrizio Brazzale, altro artista che da tempo collaborava con Frachey – in venti anni abbiamo condiviso gioie e dolori e la nostra è diventata una bella amicizia. Tu sei speciale, sono orgoglioso di averti incontrato, tu ci hai insegnato l’amore per il lavoro, per la famiglia e per gli amici».
«Sei sempre stato un passo avanti, un genio, coraggioso nel tentare strade mai scontate, sognatore come solo un genio può essere. Mancherai a tutti noi. Ci porteremo tutti nel cuore il tuo ricordo e i tuoi sogni e chissà che un giorno diventino una splendida realtà. Grazie Franco» – ha commentato il vice sindaco di Gressan Massimo Fiabane.
Poi un lungo applauso per dire «buon viaggio», l’americano che amava la sua Valle, un po’ bohémien come era stato definito, coraggioso, innovatore e sì, probabilmente, anche un po’ matto. Buon viaggio Frank.
Nella foto, a destra Franco Frachey con il figlio Rogelio.
(cinzia timpano)