Skyrunning: De Gasperi conquista il record del Bianco
Grande impresa di Marco De Gasperi sul Monte Bianco. Il fuoriclasse di Bormio ieri, giovedì 16 luglio, ha stabilito il nuovo record di salita e discesa dalla montagna più alta d’Europa che durava da vent’anni. De Gasperi ha completato la sua impresa coprendo i 51.8 km lungo la via Ratti dal Rifugio Gonella (3.750 metri di dislivello positivo) in 6h43’52”; il precedente primato di Fabio Meraldi era di 6h45’24”.
De Gasperi è partito alle 4.30 di giovedì mattina dalla piazza della Chiesa di Courmayeur, è risalito lungo la strada asfaltata della Val Veny fino al Combal (1.987 metri), poi lungo la morena del Miage al Rifugio Gonnella (3.071 metri), quindi ha attraversato il ghiacciaio del Dôme per raggiungere il Col des Aiguilles Grises (3.811 metri), il Piton des Italiens (4.002 metri), la Capanna Vallot (4.362 metri) e la Cresta de Bosses, arrivando in vetta al Monte Bianco (4.810 metri), dove ad attenderlo c’era l’alpinista russo Denis Urubko; il valtellinese si è poi gettato lungo la discesa che l’ha riportato, seguendo il medesimo itinerario, a Courmayeur alle 11.13.
«Molti pensieri e dubbi hanno affollato la mia mente in questi giorni prima del tentativo di record al Monte Bianco – ha raccontato De Gasperi al termine della sua impresa (in foto con la compagna e la figlia) -. Chi mi è stato vicino in questi ultime stagioni, conosce quanto tenessi a provare a scalare questa montagna in velocità. Un grande augurio di pronta guarigione a Fabio Meraldi, in questi giorni in ospedale. Avrei voluto condividere con lui, l’ex detentore del record, perso per pochissimi secondi, questa bella giornata. Recentemente, proprio Fabio Meraldi mi ha dato una fotografia che ritrae un ragazzino intento a correre dietro a due campioni lungo un traverso sopra il rifugio Gonnella. I due campioni erano lui e Matteo Pellin, il ragazzino ero io. Da quando fu scattata quella fotografia, sono passati 22 anni. Era la terza edizione della Monte Bianco SkyMarathon, una gara organizzata sullo stesso percorso di questo record e vinta da Adriano Greco. All’epoca, avevo sedici anni e, nonostante il mio forte desiderio, non potei partecipare alla gara, che poi non fu più organizzata. Il mio sogno di ritornare sul Monte Bianco cercando di salirlo e scenderlo il più velocemente possibile, invece, si è realizzato oggi. E stata una vigilia complicata, direi alquanto agitata e nervosa. Sapevo fin dall’inizio che il riferimento di Fabio era un qualcosa di importante e difficile da abbassare. Inoltre, le condizioni del ghiacciaio, con i ponti sui crepacci che continuavano a sciogliersi giorno dopo giorno, hanno creato apprensione anche dal punto di vista della sicurezza. Sono tanti gli amici che vorrei ringraziare oggi, accorsi qui per assistermi come in tante occasioni. Un pensiero particolare però vorrei esprimerlo per mia mamma che non cè più. Sono sicuro che lei ha vegliato su di me, dall’alto, lungo tutto il tragitto».
(d.p.)