Due agenti penitenziari “valdostani” sventano rapimento
Hanno sentito urlare. Si sono voltati. Luomo strattonava la bambina e la trascinava per un braccio. Le diceva: «Sei mia figlia, adesso andiamo a casa». Ma lei piangeva e cercava di divincolarsi. Luomo, 46 anni, quella bambina non laveva mai vista e lha afferrata tra la folla. Ha cercato di portarsela via. È stato arrestato dalla Polizia locale per tentato sequestro di persona aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Ad accorgersi di tutto, però, e a intervenire prontamente per bloccare il rapitore sono stati due agenti di polizia penitenziaria in servizio alla casa circondariale di Brissogne.
Erano da poco passate le 11 di ieri mattina, in pieno centro, corso Vittorio Emanuele. La bambina, 9 anni, vive fuori città e da qualche giorno era a Milano, ospite della zia. Ieri mattina le due sono uscite per fare una passeggiata, con loro cerano il fidanzato della donna e un suo amico, entrambi agenti di polizia penitenziaria in servizio appunto in Valle d’Aosta.
Erano davanti a un negozio e nessuno degli adulti si è reso conto di quelluomo che si è avvicinato e allimprovviso ha afferrato da dietro la piccola, per poi allontanarsi di corsa. È riuscito a percorrere qualche metro, ma è stato subito raggiunto dai due agenti.
Poco dopo è arrivata una pattuglia dellUnità antiabusivismo della Polizia locale, che era in servizio in zona; gli agenti hanno chiesto i documenti alluomo, lui ha risposto che li aveva in un trolley, ma mentre stava per aprirlo si è scagliato con violenza contro i due ragazzi (entrambi hanno avuto una prognosi di 7 giorni in ospedale). R.S. alla fine è stato ammanettato. Dalle prime indagini, il rapitore non ha legami con la famiglia della bambina; l’ha solo presa in braccio e si è messo a correre.
La bambina era terrorizzata ed è stata portata per controlli allospedale Fatebenefratelli.
(redazione newsvda)