Calcio: Fabio Cusano dice sì allo Charvensod
Ancora un colpo di mercato dello Charvensod, scatenato in questo inizio d’estate. La società gialloblu ha raggiunto l’accordo con Fabio Cusano (foto), 27enne centrocampista offensivo aostano cresciuto nella Juve prima di vestire le maglie di Casale, Albese, St-Chri VdA, Vado e Aosta Sarre, senza dimenticare la breve parentesi spagnola con il Cadice di Gaucci. «Dopo le conferme di Vezzani e Lorusso e l’arrivo di Pallante, con l’acquisto di un giocatore importante come Cusano abbiamo completato la spina dorsale della squadra – commenta soddisfatto il presidente Massimo Lattanzi -. Sapere che Fabio avrebbe potuto fermarsi in Valle, è stata per noi una tentazione irresistibile e, grazie alla disponibilità sua e della sua famiglia, abbiamo trovato l’accordo».
Dopo una stagione dai due volti, con un’andata in fondo alla graduatoria e un grande ritorno, figlio di una importante campagna acquisti nel mercato di riparazione, lo Charva guarda al prossimo campionato in maniera del tutto diversa rispetto al recente passato. «Con questa squadra vogliamo ottenere una salvezza molto tranquilla per poi provare ad andare ai play off e toglierci qualche soddisfazione aggiunge il patron gialloblu -. Abbiamo deciso di mettere in mano a mister Claudio Fermanelli tutti i mezzi necessari a fare un bel campionato di Eccellenza: sappiamo di non avere gli strumenti per fare la serie D, ma vogliamo divertirci e far divertire i nostri tifosi in questa categoria».
Soddisfazione anche nelle parole del giocatore. «Ho fatto questa scelta per due motivi dichiara Fabio Cusano -: sia perché conosco da anni Claudio Fermanelli, lo stimo e volevo fare un’esperienza con lui, sia perché lo Charvensod ha dimostrato di avere le idee chiare e un progetto che, a mio parere, non potrà che portare la squadra a crescere e a migliorarsi anni dopo anno. La mia posizione? Nasco attaccante e i gol so sempre farli, ma dopo la stagione a St-Christophe, dove ho iniziato a giocare in mezzo al campo, ho preso coscienza delle mie capacità anche in quella zona e lì mi sento sempre più a mio agio».
(d.p.)