Economia, l’appello del presidente della Chambre: “le imprese tornino a investire”
“Serve che le imprese tornino ad investire. Serve che i giovani trovino il coraggio delle proprie idee e si mettano in gioco senza fossilizzarsi in attesa di un intervento pubblico che, proprio a seguito della difficile situazione economica, ha profondamente mutato la sua natura”. E’ l’appello lanciato dal presidente della Camera di commercio della Valle d’Aosta, Nicola Rosset, in apertura dell’annuale Giornata dell’economia, tenutasi all’Università della Valle d’Aosta. L’appello di Rosset nasce da due dati di fatto. Primo: i primi segnali di ripresa si intravedono sia a livello nazionale che in Valle d’Aosta. Secondo, e sicuramente molto importante: “dai dati da noi elaborati – ha spiegato il presidente – emerge chiaramente che sul fronte del credito, la consistenza dei depositi bancari e del risparmio postale in Valle d’Aosta sia aumentata, nel corso del 2014, più di quanto accaduto a livello nazionale, con un incremento per le imprese del 24,7%”. Significa che le imprese hanno risorse economiche immobilizzate, che non vengono utilizzate probabilmente per paura.
Per quanto riguarda i dati economici del 2014, il quadro generale è stato ancora negativo, ma con tinte meno fosche rispetto al passato. Il numero delle imprese si è contratto dll’1,5%, con la perdita di 202 aziende. La situazione di maggiore criticità è quella legata al settore delle costruzioni “probabilmente condizionato dalla riduzione dell’impegno del comparto pubblico in materia di appalti e di grandi opere”, secondo Rosset.
Situazione complessa anche per il commercio, che ha registrato un calo dll’1,9% con la cessazione di 158 attività.
Trend positivo, invece, per il settore turistico, che registra un aumento del 2,2% delle aziende e una crescita di arrivi e presenze.
Bene l’export: + 6,1%, dato migliore rispetto a quanto registrato a livello nazionale (+2%) sia nel Nord-Ovest (+2,2%).
Sul fronte occupazionale, il tasso di disoccupazione è stato dll’8,9%, con forte criticità giovanile.
I dati del primo trimestre 2015 confermano un rallentamento delle cessazioni d’impresa, con un tasso di natalità in aumento dall’1,52% all’1,64%.
(lu.me.)