Tragedia Weissmatten: nessuna responsabilità del maestro di sci
Il gip del Tribunale di Aosta, Maurizio D’Abrusco, ha sciolto la riserva. Dopo l’udienza del 24 aprile scorso a palazzo di giustizia, questa mattina è stata resa nota la decisione: l’unico responsabile della morte della piccola Matilde De Laurentiis, avvenuta nella mattinata del 9 marzo 2014 sulla pista blu ‘Larici’ di Weissmatten, a Gressoney-St-Jean, è il ragazzo minorenne di Chieri – ora 17enne – che la investì mentre la bambina stava effettuando una lezione collettiva con altri otto suoi piccoli coetanei, seguiti dal maestro di sci Bruno Thédy, unico indagato per quella morte nel fascicolo aperto ad Aosta, la cui posizione è stata archiviata dal gip così come richiesto dal sostituto procuratore Pasquale Longarini.
Insomma, il giudice D’Abrusco non ha ravvisato alcuna condotta colposa né nei confronti del maestro di sci, né nei confronti del direttore della Scuola di sci, Simone Goldoni, del direttore delle piste Arnoldo Welf e del presidente e amministratore delegato della Monterosa Ski all’epoca dei fatti, Marco Lucat, i cui nomi – benché non fossero mai stati iscritti nel registro degli indagati – erano stati menzionati nell’ultima relazione disposta sull’accaduto in occasione del supplemento di indagine ordinato dallo stesso gip del Tribunale di Aosta il 23 dicembre 2014.
Per tutti e quattro – durante l’udienza del 24 aprile scorso – il legale dei genitori della piccola, l’avvocato Daniele Zaniolo di Torino, aveva chiesto l’imputazione coatta, con la trasmissione degli atti in Procura per ulteriori indagini e per la formulazione dei capi di imputazione.
Una richiesta rigettata dal gip, che ha quindi ritenuto il minorenne di Chieri unico responsabile della morta della bambina; per quel fatto – nell’udienza del 21 gennaio scorso al Tribunale per i minorenni di Torino – il giovane chiese la «messa alla prova» per il reato di omicidio colposo, dovendosi ora sottoporre a uno speciale programma annuale di attività, anche con l’associazione ‘Libera’ di don Luigi Ciotti.
Nella foto la piccola bara bianca di Matilde De Laurentiis durante i funerali del 13 marzo 2014 a Latina.
(pa.ba.)