Ricordando Guido Saba: «il suo sogno è anche il nostro desiderio»
«I monumenti sono segni della memoria che vanno curati sempre, perché è come se ci si prendesse ancora cura di chi vi è ricordato. Guido Saba era uno di voi – dice il sindaco di Charvensod Ennio Subet rivolto ai ragazzi della terza A e terza C della scuola media del Pont Suaz -, che questo monumento sia occasione di riflessione per il rispetto della vita, così onoreremo Guido Saba e chi si è sacrificato per la nostra libertà, la pace e la democrazia».
Con queste parole Subet ha ricordato, questa mattina, il giovane di Charvensod, fucilato pochi giorni prima della Liberazione proprio al Pont Suaz. L’Anpi Valle d’Aosta apre così le celebrazioni ufficiali per il 70° anniversario della Liberazione e della Resistenza che culmineranno con le cerimonie del 25 aprile. I ragazzi hanno letto alcune riflessioni, una poesia e cantato Bella Ciao accompagnati alla chitarra da Roberto Contardo. Una piccola cerimonia sentita e partecipata, perché, come hanno detto i ragazzi, «il sogno per cui ha combattuto Guido è anche il nostro desiderio di libertà».
(erika david)