Inchiesta costi della politica: «Certificazioni farlocche» a copertura delle spese
«Certificazioni farlocche» a copertura di spese non giustificate perché prive di scontrini o di altre pezze giustificative.
E’ quanto hanno riscontrato gli inquirenti nel materiale prodotto da alcuni indagati in vista dell’udienza preliminare sulle presunte ‘spese pazze’ dei gruppi consiliari di Alpe, Fédération Autonomiste, Pd, Pdl, Stella Alpina e Union Valdôtaine della XIII legislatura, nel periodo dal 2009 al 2012. Oggi riprendono gli interrogatori: sono attesi in Procura Raimondo Donzel, Gianni Rigo, Giuseppe Rollandin ed Emilio Zambon e le spontanee dichiarazioni di Carmela Fontana, tutti del Pd.
Nel frattempo, la richiesta dei termini per la difesa avanzata dai legali dei tre esponenti di Stella Alpina, Marco Viérin, André Lanièce e Dario Comé, per i quali l’udienza preliminare davanti al gup Giuseppe Colazingari è stata rinviata al 15 aprile, oltre che per il verbale dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio del 1998, che indicava in tre anni il periodo di conservazione degli scontrini e delle pezze giustificative delle spese, si è di fatto resa necessaria anche per analizzare i contenuti di alcuni verbali prodotti dalla sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza, che a ridosso di Natale ha provveduto all’acquisizione di sommarie informazioni da parte di alcuni «referenti territoriali» di Stella Alpina, che avrebbero preso nettamente le distanze dai comportamenti dei loro consiglieri regionali nella XIII legislatura.
Maggiori dettagli sul numero di Gazzetta Matin in edicola lunedì 9 marzo 2015.
(pa.ba.)