Blitz di CasaPound davanti al Comune di Aosta, affisso lo striscione «Amici coccolati, cittadini abbandonati»
«Amici coccolati, cittadini dimenticati». E’ lo striscione affisso all’alba di oggi, sabato 7 marzo, davanti al Comune di Aosta, azione rivendicata dai militanti di CasaPound Italia, che attraverso una nota stampa, avendo preso spunto dalla storia pubblicata su Gazzetta Matin del 16 febbraio scorso, spiegano le ragioni di tale atto.
«Dopo l’articolo della Gazzetta Matin dedicato a Marco (nome di fantasia), signore aostano che, in seguito alla perdita del lavoro a causa di un problema di salute dovuto a due pestaggi violenti subiti all’interno della sua abitazione e lo ‘sfratto’ da parte dell’Usl, che ha dichiarato inagibile la sua abitazione, ci siamo interessati al suo caso, scoprendo dei retroscena che hanno del grottesco», si legge nella nota stampa di CasaPound Italia, che prosegue: «A causa della mancanza dell’Isee da parte dell’uomo, in questo momento difficile da reperire per il recente cambiamento dei parametri di calcolo, l’amministrazione si è totalmente disinteressata della situazione, rispondendogli che loro non possono intervenire e che comunque, anche avesse l’Isee, ci vorrebbe ancora del tempo prima dell’assegnazione di un alloggio temporaneo».
Nel frattempo l’uomo è costretto ad arrangiarsi come può, dormendo anche in auto, dettaglio che ha spinto i militanti di CasaPound a concludere: «Noi troviamo tutto questo inaccettabile, in particolare dopo la notizia che Aosta è in cima alle classifiche dei comuni che assegnano appalti pubblici senza bando».
(pa.ba.)