Scuola: UniVdA risponde al sindacato Flc Cgil; «i dati parlano chiaro, troppi laureati che non hanno sbocco lavorativo»
«Non una chiusura tout court, ma una sospensione, che non pregiudica il proseguimento e la conclusione degli studi per tutti coloro che sono già immatricolati». Così, il rettore dell’Università della Valle d’Aosta risponde al grido d’allarme lanciato dal segretario regionale Flc Cgil Katya Foletto a proposito della mancata attivazione, per l’anno accademico 2015/2016, del primo anno del Corso di laurea Magistrale di Scienze della Formazione (vedi altro lancio, ‘Scuola: allarme Cgil per il corso di studi che non verrà attivato’). La decisione, secondo quanto spiegato dal Rettore, «nasce dalla valutazione del Consiglio dell’Università, sulla base dei dati forniti dalla Sovrintendenza agli studi, relativamente al fabbisogno di laureati in tale disciplina». In parole spicciole: freniamo, abbiamo già precari a sufficienza, non aumentiamo la lista dei disoccupati.
Secondo i dati forniti, sono 170 i docenti già iscritti nella graduatoria regionale, 93 per la scuola dell’infanzia e 74 per la primaria; a questi numeri è necessario aggiungere un numero significativo di docenti iscritti nelle graduatori di istituto, 213 per la primaria e 206 per la scuola dell’infanzia.
«E’ necessario precisare che gli studenti attualmente iscritti al corso di laurea, tra vecchio e nuovo ordinamento e che presumibilmente si laureeranno nei prossimi anni ammontano a 155 unità. A fronte di tale situazione, il consiglio ha deciso di non attivare il corso il prossimo anno» – ha commentato il rettore Fabrizio Cassella.
Ulteriori dettagli sull’offerta formativa per l’anno accademico 2015/2016 su Gazzetta Matin in edicola lunedì 2 marzo.
Nella foto, il Rettore Fabrizio Cassella.
(c.t.)